Dalla produzione all'imbottigliamento "Qualità Vegetariana Vegan", frutto della collaborazione tra il Gruppo Csqa-Valoritalia, in sinergia con l'Associazione vegetariana italiani
Vegani e vegetariani attenti al vino, perché anche in un calice si possono nascondere sostanze di origine animale, utilizzate nella fase di vinificazione: le proteine del latte (caseinati) e dell'uovo (ovoalbumina), usate nella chiarificazione dei vini.
Per chi segue uno stile di vita 'veg' c'è "Qualità Vegetariana Vegan", la prima certificazione nazionale per prodotti vegetariani e vegani, frutto della collaborazione tra il Gruppo Csqa-Valoritalia, in sinergia con l'Associazione vegetariana italiani, che certifica le aziende vitivinicole che scelgono di produrre vino vegano.
Al momento sono 10 le aziende con bollino vegan, di cui la metà è presente nella Regione Marche. Csqa controlla che in tutte le fasi della produzione in cantina, fino all'imbottigliamento, sia garantita l'assenza di prodotti di origine animale compresi i materiali per l'imbottigliamento, come la colla per le etichette fino al nastro adesivo con cui si chiudono i cartoni.
Nella Regione Marche le aziende animal-free sono: l'azienda agrobiologica San Giovanni, la cantina Offida e la società agricola Ciù Ciù, tutte nel Comune di Offida (Ascoli Piceno), la società agricola Pievalta a Maiolati Spontini (Ancona) e l'azienda vinicola Costadoro a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).
In Toscana, invece, troviamo la fattoria Casabianca a Murlo (Siena) e il frantoio La Pieve ad Arcille di Campagnatico (Grosseto). Infine, olearia vinicola Orsogna nel Comune di Orsogna (Chieti), l'azienda di Venturino Giancarlo nel Comune di Vaglio Serra (Asti) e Perlage Srl in provincia di Treviso, a Farra di Soligo.