Il giornalista: "L'Italia ha un gran bisogno di tornare a crescere e a sognare. Ma sono ottimista"
di Antonella Nesi
"L'idea di questo libro naturalmente è nata ben prima della pandemia e credo però che si trovi ad uscire in un momento in cui può rappresentare una boccata d'aria, un momento di agognata leggerezza tra le letture estive, dopo questi mesi di tragedia". Bruno Vespa confessa così all'Adnkronos la speranza che il suo nuovo libro 'Bellissime - Le donne dei sogni italiani dagli anni '50 a oggi', che esce per Rai Libri il 2 luglio, possa diventare una lettura "sotto l'ombrellone" anche un po' terapeutica per gli italiani incupiti dagli effetti del virus. "Sono ottimista. Anche se non invidio il governo. Sarebbe stato davvero difficile per chiunque, di qualsiasi colore politico, affrontare questo dramma. E anche l'autunno sarà difficile. Però c'è bisogno di gettare il cuore oltre l'ostacolo e anche di tornare a sognare. Quasi tutti i film di cui racconto in 'Bellissime' parlavano di un'Italia che cresceva, anche arrivando da situazioni disastrose. Ecco, c'è bisogno di tornare a quella voglia di crescere e di sognare", è l'unica battuta 'politica' che Vespa concede.
Nel nuovo libro, il giornalista passa in rassegna la bellezza, il carisma, il carattere di alcune tra le più avvenenti donne italiane hanno accompagnato il secondo Novecento e l’inizio del nuovo millennio del nostro Paese ("la selezione non è stata facile", ammette), nel suo mutare canoni, usi, mode e modi di pensare. Da Sophia Loren a Monica Bellucci, da Gina Lollobrigida a Ornella Muti, fino ad arrivare a Belen Rodriguez e Diletta Leotta, Vespa racconta il fascino e la personalità delle dive che hanno incendiato i sogni degli italiani dal dopoguerra ai nostri giorni, in sintonia con gli importanti cambiamenti di costume, che si sono rivelati anche parte integrante del cambiamento socioculturale del Paese. "Non è impresa facile essere soggetto-oggetto di desiderio. Ci sono bellissime donne della politica, che sono state penalizzate nella loro carriera politica proprio dalla bellezza, per esempio", sottolinea Vespa. "Quali? Non lo dico, non ci casco", ride.
"Il proposito di questo libro - afferma l'autore - è che ciascun lettore – uomo o donna che sia – ritrovi un momento del suo passato e del suo presente. Riassaporando piccoli scampoli di desiderio. In compagnia delle Bellissime di ieri, di oggi, di sempre". E, a leggere gli studi sugli effetti della pandemia, ce n'è un gran bisogno: "La paura del virus e il lockdown ha azzerato tutto, con effetti di cui non riusciamo ancora a capire le dimensioni. I sondaggi, di cui mi sono occupato anche a 'Porta a Porta', hanno mostrato anche una caduta verticale dei rapporti sessuali. La gente è impaurita e preoccupata. Ma sono fiducioso, anche per i dati che migliorano e che spero continuino a tranquillizzarci tutti".
Tornando ad icone del mondo dello spettacolo, "nell’arco di settant’anni quasi tutti gli indumenti sono caduti. Il bikini della Allasio fu sconvolgente perché seguiva di poco i sorrisi ammiccanti (ma niente di più) della Lollo bersagliera al maresciallo De Sica. Oggi, molte star vivono di social network, che alimentano con foto e video anche molto intimi. È cambiato tutto ma è una strada molto affascinante da ripercorre. Era certo più difficile sedurre con uno sguardo che mostrando le tette. Eppure in tanti ritengono, me compreso, che lo sguardo giusto possa essere infinitamente più emozionante, anche dal punto di vista erotico, di qualsiasi donna svestita o di una nudità esibita", sottolinea il giornalista.