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Reali, dai corgis di Elisabetta ai teckel di Margrethe, un animale è per sempre

Immortalati nei dipinti alla corte d'Inghilterra e da van Dick, ma anche all'Eliseo, soprattutto labrador per i presidenti francesi

(Ipa/Fotogramma)
(Ipa/Fotogramma)
20 giugno 2020 | 18.11
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I corgis della regina Elisabetta, ma anche il teckel di Margrethe di Danimarca dal nome aulico, Celimene, dai labrador 'presidenziali' di casa all'Eliseo con Valery Giscard d'Estaing, Francois Mitterand, Emmanuel Macron che ne ha adottati addirittura due, sino all'infanta di Spagna Elena fotografata in piena pandemia, con tanto di mascherina, mentre porta a spasso, al guinzaglio, con i colori della bandiera spagnola, Lula il fox terrier della figlia Victoria- Eugenia.

Un legame indissolubile quello tra gli animali e le corti d'Europa, dai tempi del re Sole. Principi e sovrani assoluti amano circondarsi soprattutto di cani, sin dallo loro più tenera età, e lo dimostrano molti ritratti dell'epoca. La regina Vittoria e il principe Albert immortalati, con tanto di prole e i loro quattro cani, nel castello di Windsor dal pittore Edwin Landseer e prima ancora nel 1717 lo splendido ritratto di Henriette -Marie de France, con scimmia eseguito da Van Dick

Incarnano aspetti ludici e sentimentali, rappresentano a volte l'opulenza disincantata, il potere sussurrato, una sorta di democratica vicinanza al popolo, spesso a beneficio di fotografi, come è accaduto con il principe del Galles e la duchessa di Cornovaglia in posa per festeggiare i 15 anni di matrimonio con Beth e Bluebell, i jack russel della regale coppia e prima ancora con Elisabetta Windsor, non ancora regina, fotografata a Londra nel 1936 con i fedelissimi corgis, Dookie e Jane.

"Tradizioni e passioni che si tramandano di padre in figlio - scrive il settimanale francese 'Point de vue' - Come accade da anni all'interno della famiglia dei Borbone. L'ex re Juan Carlos ha un amore incondizionato per i pastori tedeschi che 'abitavano' nei giardini della Zarzuela, un tempo la sua residenza privata. Sembra, anzi che amasse farne dono agli ambasciatori che venivano in Spagna in visita ufficiale". Cosa che del resto era comune tra i sovrani, spesso cugini o imparentati tra loro. E' stata tramandato l'effigie di un elefante che Enrico III d'Inghilterra, figlio di Giovanni senza Terra, avrebbe donato al re di Francia, san Luigi.

Ed a proposito di Juan Carlos, non è un caso che più volte si sia fatto fotografare con i suoi adorati pastori tedeschi. Nel 1990 per la copertina di 'Point de vue' 'ritratto' da lord Snowdon, ex marito di Margareth d'Inghilterra, e qualche anno prima, nel 1987, accanto alla regina Sofia circondato da 6 splendidi esemplari.

Non solo cani alle corti d'Europa e di Francia. Da Carlo Magno a Luigi XI era uso circondarsi di animali (leoni, al guinzaglio o in gabbia, naturalmente, leopardi, elefanti, orsi bianchi...) segno di regalità e potere. Sfilavano accanto ai loro sovrani, venivano immortalati nei dipinti dell'epoca. Spesso segno di un lusso sfrenato, di un orientalismo di moda, doni di viaggi legati a lontane spedizioni in paesi ancora sconosciuti.

Tra il '700 e l'800 alcuni aristocratici illuminati decisero di costruire, all'interno dei giardini dei loro castelli (Chantilly, Schonbrunn, Versailles) dei veri e propri parchi a tema per la gioia dei residenti e degli ospiti. Mentre si sa che la sfortunata Maria Antonietta, regina di Francia, prima di essere ghigliottinata si divertiva ad allevare, negli spazi del Petit Trianon, galline, pulcini, ogni sorta di volatile. Atmosfera campestre, a contatto con la natura, più intima, segreta, così lontana dai fasti, non amati, della corte.

Gli animali, soprattutto i cani, facevano parte della famiglia. E ricorda ancora 'Point de vue che Noble', uno dei colley preferiti della regina Vittoria fu seppellito nella tenuta di Balmoral, in Scozia, mentre Caesar, il terrier prediletto da Edoardo VII fu 'autorizzato' a partecipare ai funerali del suo signore-padrone. Ma ogni corte ha la sua passione. Come quella inglese per i cavalli. La regina Elisabetta, naturalmente, ma anche la figlia Anna e la nipote Zara Phillips, cavallerizze emerite che negli anni hanno conquistato un ricco medagliere.

Ma sono i cani i veri protagonisti delle royal family. Il duca e la duchessa di Cambridge hanno, per esempio, ereditato dalla famiglia Middleton, Lupo, un cocker inglese, che tutti ricordano accanto al principe William e alla consorte nella foto ufficiale che presentava alla stampa, il neonato George, Alexander, Louis Mountbatten-Windsor, mentre la cognata, duchessa di Sussex, è stata fotografata, più volte, per la gioia dei paparazzi, nelle strade di New York, con i fedelissimi Oz, un beagle e Guy, un labrador.

Nulla di nuovo dunque. In posa 'ufficiale' con i suoi labrador, Skipper e Nala, anche il re dei Paesi Bassi, William -Alexander, una giovanissima Stephanie di Monaco dinanzi allo chalet di famiglia in Svizzera a 17 anni, Mette-Marit di Norvegia, la principessa di Danimarca, Mary, circondata dai suoi quattro figli nel castello di Grasten. Sempre e solo cani. Naturalmente regali.

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