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Vip, Hormoz Vasfi rinuncia a richiesta di un milione a Sara Croce

Il magnate fa dietrofront e viene condannato dal tribunale di Pavia a rimborsare 30mila euro di spese legali

Vip, Hormoz Vasfi rinuncia a richiesta di un milione a Sara Croce
15 luglio 2022 | 14.26
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Il magnate Hormoz Vasfi rinuncia a fare causa contro l'ex fidanzata e showgirl Sara Croce a cui chiedeva un milione di euro di risarcimento e così il giudice civile di Pavia Simona Caterbi "dichiara la cessazione del contendente per intervenuta rinuncia all'azione da parte dell'attore". E' quanto si legge nella sentenza in possesso dell'Adnkronos. Non solo: l'uomo d'affari è stato condannato a rimborsare alla 'Bonas' di 'Avanti un altro' e alla madre Anna Maria Poillucci (anche lei citata in giudizio) le spese legali pari a 27.364 euro.

La sentenza - La rinuncia all'azione, "comportando la cessazione della materia del contendere" rende inevitabile il finale: "il presente giudizio non può che concludersi con la pronuncia di una sentenza che attesta il venir meno dell'interesse delle parti alla prosecuzione del processo". Con un provvedimento di cinque pagine, il giudice mette fine a una diatriba iniziata nell'ottobre 2020 quando il petroliere chiamò a rispondere l'ex fidanzata e la madre chiedendo un risarcimento di milione di euro "per aver allacciato una relazione al solo fine di trarne un profitto economico per sé e per la sua famiglia, raggirando le buone intenzioni di un ricchissimo e noto uomo d'affari".

Le pretese contro la showgirl - Nell'atto di citazione, quasi 30 pagine, la difesa del magnate parla di "una truffa" che sarebbe iniziata nel settembre 2019 quando Hormoz Vasfi e Sara Croce iniziano a frequentarsi. Un corteggiamento suggellato da lungo elenco di regali costosi come un gioiello Bulgari da 50mila euro, un orologio e un bracciale Cartier (totale 34mila euro), shopping di lusso - i 47mila euro spesi nelle migliori boutique di Dubai o i 66mila euro pagati a Parigi -, viaggi esclusivi come il Capodanno trascorso insieme a Las Vegas, l'affitto dell'appartamento in via San Marco, in pieno centro a Milano, e la Land Rover da 45.600 euro.

Viaggi e cene a cui vanno sommati i regali per compiacere la madre della giovane compagna e così la pretesa di risarcimento riguarda anche una lavatrice, cialde per il caffè e un dvd per complessivi 900 euro. Sara Croce "ha recitato la parte della fidanzata innamorata", ma "non ha mai nutrito un sentimento sincero" e per questo le era stato chiesto di risarcire il danno patrimoniale quantificato in 1.051.548,72 euro. Una richiesta a cui Vasfi, prima della conclusione della causa civile, rinuncia: non solo non avrà il milione di euro chiesto, ma dovrà pagare circa 30mila euro di spese.

Le parole della showgirl - "Sento sapore di giustizia. Ringrazio i miei amici, il mio fidanzato e tutte le persone che in questi due anni mi sono state vicine. E' finita. Ed è finita come doveva finire". Nel suo profilo Instagram la giovane cita Manzoni: "Il sospetto e l'esasperazione, quando non sian frenati dalla ragione e dalla carità, hanno la trista virtù di far prender per colpevoli degli sventurati, sui più vani indizi e sulle più avventate affermazioni".

Festeggia la difesa di Sara Croce - "Grande soddisfazione per il risultato conseguito che è stato la conseguenza della presa di coscienza, da parte del signor Vasfi, dell’infondatezza delle proprie pretese: l’intervenuta rinuncia agli atti e alla domanda da parte dello stesso ha comportato la giusta condanna alle spese del giudizio in cui Sara Croce e la madre sono state costrette a difendersi. Si chiude quindi un primo capitolo dell’annosa querelle tra Sara e il magnate che la ha già citata avanti al tribunale di Roma per altro contenzioso del medesimo tenore", è il commento di Laura Cossar, avvocato della showgirl, all'Adnkronos.

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