Il Viminale diffonde le cifre del contrasto allo stalking, fenomeno che vede quasi sempre le donne recitare il drammatico ruolo delle vittime. I dati del dicastero aggiornati al 3 marzo scorso, fanno registrare un rilevante -22,6% nel numero di omicidi con vittime di sesso femminile tra il 2014 e il 2015 (da 177 a 137)
Meno omicidi, in calo lesioni dolose, percosse, minacce, maltrattamenti e atti persecutori: in occasione dell'8 marzo il Viminale diffonde le cifre del contrasto allo stalking, fenomeno che vede quasi sempre le donne recitare il drammatico ruolo delle vittime. I dati del dicastero guidato da Angelino Alfano (promotore delle leggi contro il femminicidio e lo stalking), aggiornati al 3 marzo scorso, fanno registrare un rilevante -22,6% nel numero di omicidi con vittime di sesso femminile tra il 2014 e il 2015 (da 177 a 137).
Segno meno anche per quanto riguarda le lesioni dolose, in particolare gli episodi che hanno visto vittime le donne: -13,80% tra il 2014 e il 2015. Ancora più vistoso il calo per quanto riguarda le percosse contro le donne (-17,04% in un anno), mentre per le minacce il calo del fenomeno è del 12,84% (-15,2% per quanto riguarda gli episodi rivolti specificamente contro le donne). In deciso decremento le violenze sessuali, reato che vede per il 91% vittime le donne: sono state 3.624 tra il 4 marzo 2014 e il 3 marzo 3015, erano state 4.607 l'anno precedente (-21,34%). Anche gli atti persecutori hanno fatto registrare un calo del 24,5%.
Per quanto riguarda i provvedimenti a tutela delle vittime, gli ammonimenti sono stati 1.305 (-6,99%), crescono gli allontanamenti ex art. 384 bis (244, +92,13%). I divieti di avvicinamento sono stati 4.460 tra il 4 marzo 2014 e il 3 marzo 2015 (-6,40%).