Brusaferro: "Quelle meno conosciute potrebbero ridurre efficacia vaccini". Rezza: "La brasiliana va fermata in tutti i modi "
Preoccupano le varianti del coronavirus. A lanciare l'allarme per bloccarne "in tutti i modi" la diffusione, sono gli esperti. "La cosiddetta variante inglese è ormai largamente dominante nello scenario italiano, però preoccupano anche la brasiliana, la sudafricana o altre", avverte il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. "Dovremo convivere con queste varianti" perciò, insiste, "è molto importante, in caso di insorgenza di casi sostenuti da queste varianti, intervenire in maniera tempestiva e radicale per contenerle. Questo sta avvenendo in molte Regioni, ma è un richiamo a cui tutti dobbiamo essere estremamente sensibili", ammonisce. "È ancora più importante - precisa Brusaferro - laddove ci sono varianti che dobbiamo ancora imparare a conoscere, rispetto per esempio alla capacità di ridurre l'efficacia dei vaccini".
A preoccupare in questo senso è soprattutto la variante brasiliana. "Come cabina di regia invito tutti, a iniziare dalle Regioni dove è presente la variante brasiliana - insiste Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute - a implementare le misure di restrizione e di contenimento. Bisogna fermarla in tutti i modi - ha precisato - la variante brasiliana è presente in più del 4% dei ceppi isolati. Ha il problema della conformazione 'spike' che ci preoccupa un po' di più e quindi bisogna contenerla".