L'epidemiologo: "Nessun dato scientifico che Omicron buchi i vaccini"
"Noi abbiamo pubblicato un lavoro che sarà online tra domani e dopodomani sul 'Journal Medical Virology' che dimostra che la variante Omicron è il doppio più contagiosa della variante Delta, quindi parliamo di qualcosa che sta tra la contagiosità della varicella e quella del morbillo. Dunque è contagiosissima". Lo anticipa all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell'unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.
"Però - dice ottimista Ciccozzi - se è vero, e i dati sono molto buoni, che la Omicron dà comunque una sintomatologia leggera e se è vero che tutte le mutazioni l'hanno portata a determinare questo, allora vuol dire che c'è stato un primo passo verso l'adattamento del virus a noi, verso quella che diventerà una virosi umana. Però ci vuole tempo - avverte Ciccozzi - e quanto tempo dipende da noi. Dobbiamo decidere noi a seconda di come noi lo forziamo a mutare e ad adattarsi. Il fatto che il virus diventi più contagioso - chiarisce l'epidemiologo - è un danno per quanto riguarda il numero di infezioni ma se la sintomatologia è lieve va bene perché vuol dire che sta progressivamente diventando come un coronavirus umano con la sintomatologia dei coronavirus umani".
"I dati scientifici non dicono che la variante Omicron" del Covid buca i vaccini, "ma dicono che la terza dose è importante per la copertura. Come fa Ursula von der Lyen a dire una cosa del genere senza un dato scientifico che supporta questo"? chiede Ciccozzi dopo che la presidente della Commissione europea ha lanciato l'allarme affermando che Omicron "si sta diffondendo a un ritmo feroce e ha la potenzialità di 'bucare' i vaccini, almeno parzialmente".
"Sulla copertura vaccinale - sottolinea - sono tutti concordi che con la terza dose dovremmo avere una buona chance di copertura. Non siamo coperti al 100%, perché nessun vaccino copre al 100%, ma anche dalla Omicron dovremo essere abbastanza coperti, l'efficacia non dovrebbe diminuire. Poi è chiaro - riconosce l'epidemiologo - che abbiamo un 23% di possibilità di contagio. Ma chi va in ricovero e in terapia intensiva? Nel 23% dei casi anche i vaccinati, ma che hanno un'età avanzata e pluripatologie".