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Vaccino Johnson & Johnson, Bassetti: "Protegge 8 mesi, non facciamo terrorismo"

In Italia è stato fatto da un milione e 800mila persone

Vaccino Johnson & Johnson, Bassetti:
29 ottobre 2021 | 13.35
LETTURA: 2 minuti

"Il vaccino anti-Covid Johnson & Johnson assicura una protezione per 8 mesi, non facciamo terrorismo". Il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti commenta, parlando con l'Adnkronos, l'intervento del virologo, Andrea Crisanti, che ieri a Piazzapulita su La7 ha affermato che "il vaccino Johnson & Johnson" contro il covid "dopo 2 mesi di fatto non protegge quasi più niente. E’ una cosa che dovrebbe sorprenderci tutti. Questa vaccinazione è stata iniziata quando J&J era a conoscenza dei limiti del vaccino".

"I dati relativi al vaccino J&J, pubblicati a luglio, dicono che c'è una risposta sostenuta e robusta per almeno 8 mesi. Dopo di che ci sono state delle segnalazioni che hanno evidenziato che dopo 2 mesi i soggetti che hanno fatto la monodose vedono una riduzione della protezione, ma cominciate a ridursi non significa che a due mesi scompaiono gli anticorpi. Stiamo attenti a comunicare altrimenti le persone che hanno fatto questo vaccino pensano di non essere coperti e non è così. Non terrorizziamo 1,8 mln di persone in Italia che lo hanno fatto".

"Come tutti i vaccini anti-Covid, anche questo" di J&J "ha bisogno di una bose booster ma non tutti la devono fare dopo due mesi. Chi ha fatto J&J, ha più di 60 anni e ha altre patologie, dovrebbe fare, dopo 6 mesi, faccia rapidamente una seconda dose o di J&J, che abbiamo visto aumenta la protezione anche contro la variante Delta, o una eterologa con Moderna o Pfizer", evidenzia l'infettivologo.

"Nel nostro Paese a qualcuno piace fare 'a lupo a lupo' per prendersi i titoloni e le prime pagine dei giornali. Ma così non facciamo il bene della gente". L'infettivologo genovese, sempre in riferimento al virologo romano, ricorda poi come "alcuni non sono nuovi a questo tipo di comunicazione sbagliata, sono gli stessi che avevano detto che avrebbero aspettato ad immunizzarsi" contro Sars-CoV-2 "perché era un vaccino sperimentale. Direi che serve calma e sangue freddo".

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