Il consigliere del ministro della Salute sulla moratoria dell'Oms: "La comprendo, ma bisogna aumentare per tutti la quantità perché un richiamo alla fine sarà necessario"
La moratoria per le terze dosi di vaccino anti-Covid, chiesta dall'Oms "la comprendo", ma "prima o poi la terza dose andrà fatta in tutto il mondo. Serve produrre di più". A dirlo all'Adnkronos Salute è Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma.
"La richiesta di moratoria dell'Oms è di non fare le terze dosi per dare ai Paesi poveri la possibilità di vaccinare almeno il 10% della popolazione. Questa però non può essere la soluzione", avverte l'esperto: "Bisogna aumentare per tutti la quantità di vaccini perché un richiamo alla fine sarà necessario, visto che abbiamo evidenza che l'immunità scema con il tempo".
Ricciardi invita a "riflettere". "Il punto - dice - è la quantità dei vaccini. E la vera soluzione sarebbe quella di incrementare la produzione perché ci possano essere per tutti. Attualmente la produzione è ancora troppo scarsa perché la sospensione del brevetto, di cui all'inizio si è parlato, è rimasta lettera morta. E' chiaro che, se i vaccini sono pochi, non si riescono a soddisfare né le esigenze dei Paesi ricchi né quelle dei Paesi poveri".
Per l'eperto si tratta di "un ragionamento che va fatto in maniera concordata. Certo è una chiamata importante da parte dell'Oms. E bisogna rifletterci su - ripete - ma bisogna conciliare le esigenze di sicurezza dei Paesi che hanno già avviato la campagna vaccinale con quelli che non l'hanno ancora avviata. Sicuramente da questa pandemia se ne esce tutti insieme, però serve riflettere molto bene sulle scelte".
L'appello dell'Oms "è al G20 - rimarca Ricciardi - ai Paesi più ricchi e che producono vaccini. E' una riflessione che va fatta in questo ambito e dà all'Italia una grande responsabilità, perché il nostro Paese presiede il G20. Il 5 settembre ci sarà la riunione dei ministri della Salute del G20 e sarà una riflessione che verrà portata di sicuro su quel tavolo".