Molte aree allestite dall'esercito per i tamponi diventeranno poli vaccinali. A Milano in funzione il Parco Trenno. A Roma si prepara la Cecchignola
In auto per ricevere il vaccino contro il covid in pochi minuti. Molti dei Drive Through allestiti dall'esercito in Italia per fare i tamponi diventeranno poli vaccinali. Lo ha spiegato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a Milano per l’inaugurazione di uno di questi, al Parco Trenno. Nell'area si punta ad arrivare a 2000 vaccinazioni al giorno. "Sono qui - ha detto- anche per testimoniare l'impegno delle nostre forze armate in uno dei punti in cui stanno svolgendo il loro lavoro. Sono 138 - ha ricordato Guerini - i drive through allestiti dalla Difesa nel Paese, di cui 28 in Lombardia, per dare impulso al tracciamento con i tamponi. Questo è un esempio dell'evoluzione di questa attività, che sempre più andranno verso l’evoluzione in poli vaccinali, come quello di oggi". L'obiettivo, ha aggiunto, è "utilizzare sempre più le nostre risorse in collaborazione con i sistemi sanitari per la somministrazione di vaccini. Qui arriveremo a 2mila vaccini al giorno, mentre all'ospedale militare di Milano ne facciamo già 1300. In tante altre realtà evolveremo verso la somministrazione di vaccini nei nostri centri, dando concorso allo sforzo del Paese".
A Roma, il presidio vaccinale nella città militare della Cecchignola "la prossima settimana aprirà ai cittadini, dopo aver somministrato 3mila dosi a personale militare impegnato nella gestione dell’emergenza sanitaria. Come già affermato dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, 'le forze armate continuano a fare il loro lavoro con le modalità con cui sono abituate a operare: concretezza, poche parole, ma soprattutto tanto lavoro'", ha annunciato all'Adnkronos Salute il generale Saverio Pirro, responsabile del 'drive through' e del centro vaccini della Cecchignola.
Nell’ambito dell'operazione Minerva, la Difesa "già dal mese di dicembre sta garantendo il trasporto di tutti i vaccini distribuiti all’Italia, dall’hub di Pratica di Mare, ai 'sub hub' regionali, alle strutture ospedaliere, alle azienda sanitarie e nei punti vaccinali disseminati nella penisola", ha ricordato il generale dell'Esercito.
"L’Esercito è da sempre pronto ad operare in condizioni emergenziali con brevissimo preavviso - ha sottolineato Pirro - Nel più ampio quadro dei supporti disposti dal ministro della Difesa, nell’ambito della terza fase del Piano vaccinale nazionale, la forza armata sta mettendo in campo, su tutto il territorio nazionale, strutture dedicate alla somministrazione dei vaccini attualmente disponibili: Pfizer, Moderna e Astrazeneca".