Condannato all'ergastolo, era stato scarcerato 5 anni fa. L'avvocato all'Adnkronos: "Situazione delicata, molte cose da chiarire"
"Il magistrato di sorveglianza ha chiesto la sospensione cautelare della liberazione condizionale perché è emersa l'esistenza di un fascicolo pendente in Procura per maltrattamenti". L'avvocato Milena Micele, difensore di Marino Occhipinti, chiarisce così all'Adnkronos il motivo che nei giorni scorsi ha riportato in carcere in carcere a Padova l’ex membro della banda della Uno Bianca, condannato all’ergastolo per l’omicidio della guardia giurata Carlo Beccari nel 1988 e scarcerato cinque anni fa.
"La situazione è di estrema delicatezza e ci sono molte cose da chiarire che a mio modo di vedere necessitano uno studio approfondito degli atti", dice ancora l'avvocato. A riportarlo dietro alle sbarre sarebbe stata proprio la donna incontrata durante le sue attività extra carcerarie e che, garantendo la buona condotta del suo compagno, gli aveva di fatto permesso di tornare in libertà. La segnalazione a un centro antiviolenza di Padova, e da lì la denuncia per maltrattamenti arrivata in Procura, lo hanno riportato così in carcere.
(di Silvia Mancinelli)