Collaborazione umanitaria e sanitaria, supportare la formazione degli operatori rumeni e anche l'invio di forniture e farmaci
Un gemellaggio sanitario per dare una risposta immediata all'assistenza sanitaria dei tantissimi ucraini che scappano dalla guerra e si riversano in Romania. L'Inmi Spallanzani di Roma ha stretto un accordo con l'ospedale di Sighet in Romania, al confine con l'Ucraina. Una delle 'porte' di accesso per l'Europa. L'ospedale della città rumena, dove è nato il premio Nobel per la pace Elie Wiesel, ha chiesto aiuto allo Spallanzani per creare una collaborazione umanitaria e sanitaria con l'obiettivo di aiutare i profughi, supportare la formazione degli operatori rumeni e anche l'invio di forniture e farmaci.
L'ospedale è stato la meta di una visita dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, e del direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia. Durante il viaggio sono state poste le basi di un partenariato tra la struttura ospedaliera in Romania e lo Spallanzani per creare una sinergia e uno scambio formativo, anche nel contrasto alla diffusione delle malattie infettive che durante i conflitti hanno sempre una maggiore diffusività. Un gemellaggio che potrebbe anche portare a trasferimenti di pazienti dalla Romania a Roma.