Continuano le ricerche dei dispersi. Slitta a domani l'apertura della camera ardente allestita per le vittime nel Palasport della città
Sono salite a 66 le vittime accertate del naufragio di Steccato di Cutro, nel Crotonese. Di queste, solo 28 persone sono state identificate: si tratta di 25 afghani, 1 pachistano, 1 palestinese, 1 siriano. Tutti gli altri, come apprende l'Adnkronos, non hanno ancora un nome e un cognome. I minori morti sono 15. Altri 14 sono superstiti, di cui 5 ricoverati in ospedale, 6 al Cara di Capo Rizzuto e due non accompagnati portati in centri idonei. Mentre non si conosce ancora il numero dei dispersi.
Le nazionalità dei migranti tratti in salvo sono: Afghanistan, Pakistan, Palestina, Siria, Iran, Somalia.
Nella giornata di domani, dopo l’allestimento della camera ardente presso il “Palamilone”, si terrà un momento di preghiera per le vittime del naufragio.
Oggi sono stati recuperati tre corpi. In serata è stato ritrovato il cadavere di un bambino di pochi anni, mentre poco prima era stato trovato nelle acque di Steccato di Cutro quello di un uomo adulto. Questa mattina sulla spiaggia di Steccato, a poca distanza dal luogo del naufragio, il ritrovamento di un altro cadavere. Le ricerche proseguono anche oggi. La perlustrazione in mare è a cura dei nuclei sommozzatori dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza. Ieri sera era stato recuperato il corpo di una ragazzina di 14 anni.
Slitta a domani l’apertura della camera ardente al palasport di Crotone che ospita le bare delle vittime. "La medicina legale ha chiesto altro tempo per chiusura delle bare", dice all’Adnkrokos il sindaco di Crotone Vincenzo Voce.
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