Il ministro della Salute a Domenica In: "La risposta dopo la ripresa con AstraZeneca è incoraggiante"
"E' ancora dura, ma ci sono le condizioni per pensare che le settimane che arriveranno saranno migliori. I vaccini sono tutti efficaci e sicuri". Roberto Speranza, ministro della Salute, a Domenica In si esprime così sull'emergenza covid in Italia. "E' stato un anno difficilissimo, sarebbe folle non ammetterlo. E' stato un anno folle per tutto il paese. Vediamo però che oggi abbiamo nuovi strumenti, dobbiamo guardare al futuro con ragionata fiducia. E' ancora dura, ma ci sono le condizioni per pensare che le settimane che arriveranno saranno migliori", dice, mentre arriva la notizia della candidatura dei sanitari italiani candidati al Nobel.
"Sono donne e uomini del nostro servizio sanitario nazionale, non mi è mai piaciuto usare la parola eroe. Sono persone che hanno fatto il loro lavoro dalla mattina alla sera senza risparmiarsi mai e continuano a farlo. Tutti, in questo anno così complicato, hanno capito quanto sia importante avere un servizio sanitario all'altezza".
L'Italia ha ripreso ad utilizzare il vaccino AstraZeneca. "In queste ore abbiamo ripreso la vaccinazione con AstraZeneca dopo la sospensione per motivi precauzionali decisa con altri paesi europei. Da 48 ore le vaccinazioni sono riprese e la riposta è incoraggiante, la stragrande maggioranza delle persone è consapevole che questo è l'unico strumento che abbiamo se vogliamo uscire da questa stagione drammatica. Continueremo a monitorare: quando un'istituzione sospende un farmaco, vuol dire che ha bisogno di fare approfondimenti. Il giudizio dell'agenzia europea per il farmaco è stato netto: i vaccini sono tutti efficaci e sicuri", aggiunge. "Io sono disponibile" a ricevere il vaccino AstraZeneca. "Aspetterò il mio turno, ho 42 anni. Inizio ad avere qualche capello bianco dopo questo anno così complicato. Sarò prontissimo a fare il vaccino con AstraZeneca".
"Siamo stati costretti ad assumere misure significative, una larga parte del paese è in zona rossa. Per questo dobbiamo correre con le vaccinazioni. Nei prossimi giorni, sono sicuro, potremo avere un duplice effetto: quello delle misure che aiutano a contenere la curva e quello legato al vaccino. Nelle categorie in cui abbiamo iniziato a vaccinare, i numeri sono molto incoraggianti", prosegue Speranza. "Tra gli operatori sanitari, la curva del contagio è crollata. Nelle Rsa abbiamo fatto una vaccinazione massima e abbiamo numeri del contagio molto più contenuti: il vaccino è la soluzione con cui insistere".
"Useremo anche le farmacie appena avremo un numero di dosi più significativo. I farmacisti verranno formati, dovranno seguire un corso di formazione molto accorto, costruito attraverso l'Iss che già oggi ha formato chi svolge l'attività di vaccinazione. I farmacisti dovranno avere gli spazi che consentiranno la vaccinazione in sicurezza. Dobbiamo mettere in campo tutte le energie disponibili ma sempre nel rispetto dei massimi standard di sicurezza", prosegue. Mettiamo in campo anche altre figure: i medici di medicina generale, i medici di famiglia. Abbiamo avuto disponibilità importanti dai pediatri di libera scelta", spiega ancora il ministro della Salute. "Abbiamo fatto un'intesa con gli specializzandi, con gli odontoiatri. E abbiamo varato una norma che consentirà anche agli infermieri, fuori dall'orario di lavoro, di partecipare a questa campagna".
Ora bisogna cambiare marcia. "Nel secondo trimestre dell'anno ci aspettiamo fino a 50 milioni di dosi, 7 milioni sono Johnson & Johnson che è un vaccino monodose. Nel terzo trimestre ci aspettiamo fino a 80 milioni di dosi. Ci sono le condizioni per accelerare e eliminare le differenze tra i territori. Devono correre tutti, il governo lavora per rendere omogenei gli interventi su base regionale", dice facendo riferimento alle forniture. "Non possiamo permetterci di sprecare nemmeno una dose: ogni dose somministrata è un passo avanti verso l'obiettivo".
"Sono ottimista. In questi mesi sono stato sempre quello più duro, ho chiesto misure rigorose. Sono stato realista, ora ci sono le ragioni per guardare con fiducia alle prossime settimane", dice Speranza guardando al futuro. "E' ancora un momento difficile, la curva è molto alta e le misure sono indispensabili. Ma con le prossime settimane la situazione andrà gradualmente a migliorare: alla fine della primavera e all'inizio dell'estate vedremo un miglioramento significativo. Avremo un'estate diversa, anche se ci sarà bisogno di gradualità. Dobbiamo superare questa stagione di restrizioni così complicate".