Fonti di Palazzo Chigi chiariscono: "Nessun taglio, ma no a sprechi". Soddisfatto Chiamparino: "Abbiamo fatto bene a porre il problema". E avverte: "Un conto è se si dice che bisogna risparmiare, se invece si vuole ridurre il fondo ci opporremo"
"All'inizio di agosto abbiamo firmato un vero e proprio patto d'onore con il governo" da rispettare o "se si viene meno a questi impegni, viene meno anche il patto d'onore". Lo ha detto il presidente Sergio Chiamparino, al termine della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.
L'accordo "prevede da parte nostra l'ottemperanza alle norme e alle indicazioni del patto per la salute, quindi in termini di riordino dei servizi sanitari entro la fine dell'anno", spiega Chiamparino. "Da parte del governo - continua - l'impegno a un fondo dell'ordine di 109 mld, in un aumento di due miliardi e mezzo all'anno per il 2015-2016".
"Se si viene meno a questi impegni - conclude - viene meno anche il patto d'onore, quindi vengono meno le condizioni basilari come noi vorremmo continuare un rapporto di collaborazione con il governo".
A proposito dell'ipotesi di tagli, fonti di Palazzo Chigi sottolineano che nessuno vuole tagliare la sanità, ma nessuno vuole gli sprechi.
Chiamparino si è detto soddisfatto per la smentita di Palazzo Chigi: "Ne prendo atto con soddisfazione anche se siamo ancora di fronte a notizie di stampa. Abbiamo fatto bene a porre il problema. Voglio chiarire - ha aggiunto - che un conto è se si dice che bisogna risparmiare nella sanità attraverso la riorganizzazione e modernizzazione e su questo noi ci siamo impegnati sottoscrivendo il Patto per la Salute. Se invece si vuole ridurre il fondo sanitario, allora questo incontrerebbe la nostra opposizione".