Il governatore: "Chiesto aiuto a Valle d'Aosta". Lavevaz: "Anche qui gravi criticità"
Il Piemonte decreta l’allarme rosso per la siccità e chiede aiuto alla vicina Valle d’Aosta. Ad annunciarlo ai microfoni di Radio Rai 1 è stato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, oggi a Pallanza, nel Verbano. "Oggi viene decretato l’allarme rosso, lo avevamo ampiamente previsto, non si tratta per il momento di blocchi in via permanente ma di riduzioni del carico di prelievo sul Po", ha spiegato Cirio che ha aggiunto: "Dobbiamo stare molto attenti a salvaguardare l’agricoltura piemontese ed è il motivo per cui abbiamo già attivato non solo un tavolo di crisi permanente che ci permette di avere tutti gli attori della filiera dell’acqua ma, in particolare, di agire con i concessionari dei bacini idroelettrici".
"Oggi - ha proseguito - ho anche richiesto al presidente della Valle d’Aosta, così come era avvenuto in passato, di verificare la possibilità di un aiuto perché i danni all’agricoltura rischiano di essere devastanti. Per questo continuiamo a lavorare su due fronti, nei confronti dello Stato a cui chiediamo lo stanziamento di risorse immediate per aiutare gli agricoltori ma anche cercando le soluzioni all’interno dei nostri bacini".
A seguito dell’allerta rossa scattata dopo che l’Osservatorio dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po ha certificato la gravità della situazione in tutto il bacino del Po, il Piemonte sollecita il riconoscimento dello stato di calamità ed emergenza. "Una situazione - hanno commentato il governatore Cirio e l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, che coordina il tavolo permanente per l’emergenza - che era stata purtroppo già prevista tanto che già nei giorni scorsi il Piemonte aveva inoltrato al Governo la richiesta di stato di calamità per l’agricoltura e di stato d’emergenza per le criticità legate alla rete idrica sulla cittadinanza. Ora alla luce dell’allerta rossa è più che mai urgente che da Roma arrivi il riconoscimento di questa situazione di crisi. L’imperativo è quello di salvaguardare l’agricoltura".
Il presidente della Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, ha spiegato di aver "ricevuto oggi una telefonata del governatore Cirio, in cui mi anticipava una richiesta di intervento sull'emergenza siccità. Ho condiviso con lui i dati che testimoniano come anche la Valle d'Aosta stia riscontrando gravi criticità dovute alla carenza idrica. Stiamo effettuando tutti gli approfondimenti del caso, ma credo che le nostre effettive possibilità di intervento in questo campo non possano rispondere a un'emergenza ampia come quella che si sta configurando".
"Noi per primi vediamo i risultati di queste condizioni eccezionali, con i nevai già sciolti come se fossimo ad agosto e temperature altissime anche fino a 4.000 metri. Ci troveremo tutti a dover fare i conti con una carenza idrica importantissima", ha detto Lavevaz.