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Migranti, fermo amministrativo per la Sea Watch

"Era ciò che ci aspettavamo dopo un'ispezione il cui chiaro scopo era quello di trovare delle motivazioni pretestuose per impedirci di tornare a salvare vite"

(Afp)
(Afp)
20 settembre 2020 | 16.45
LETTURA: 1 minuti

"Sea Watch 4 è sotto fermo amministrativo a #Palermo. Era ciò che ci aspettavamo dopo un'ispezione il cui chiaro scopo era quello di trovare delle motivazioni pretestuose per impedirci di tornare a salvare vite. La nostra è la quinta nave umanitaria a essere fermata in 5 mesi". E' quanto rende noto la Ong Sea Watch sul suo profilo Twitter.

"Anche la Sea-Watch 4 è stata sottoposta a fermo amministrativo. Ancora una volta, un uso strumentale del diritto marittimo nasconde la decisione politica di impedire alle navi umanitarie di salvare vite in mare, è la quinta volta in cinque mesi. Una decisione che avrà conseguenze devastanti per chi in mare avrà bisogno di assistenza e porterà inevitabilmente a un maggior numero di vittime" è l'allarme lanciato da Medici senza frontiere.

“Mentre assistiamo i nostri pazienti a bordo, è devastante sapere che i governi europei stanno facendo tutto quello che possono per impedire alle persone di ricevere assistenza e cure salvavita” dice Barbara Deck, coordinatrice medica di Msf a bordo.

Il fermo di Sea-Watch 4 "suggerisce che il Patto europeo sulla migrazione, il cui lancio è previsto per il 23 settembre, confermerà, dal Mediterraneo al campo di Moria in Grecia, le politiche europee che trattengono, respingono e abbandonano sistematicamente le persone", sottolinea Medici senza frontiere, che chiede che la Sea-Watch "venga urgentemente rilasciata perché possa riprendere le attività di ricerca e soccorso salvavita nel Mediterraneo centrale e che finiscano gli attacchi contro le organizzazioni che cercano di fornire assistenza a persone disperate".

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