"Appena abbiamo saputo che Salvini avrebbe chiuso la campagna a Bibbiano, le sardine reggiane hanno prenotato la piazza a Bibbiano. Questi polli hanno annunciato l'evento ma non hanno prenotato la piazza. Noi l'abbiamo prenotata, carta canta. Abbiamo un foglio della Questura che attesta la richiesta di occupazione del suolo pubblico". Sono le parole di Mattia Santori, leader delle Sardine, nella conferenza stampa convocata a Bologna per presentare l'evento in programma domenica.
Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra alla presidenza dell'Emilia-Romagna, il 23 gennaio sono attesi a Bibbiano. "Ma la piazza l'abbiamo prenotata noi. Non siamo andati a Bibbiano, volevamo evitare di cadere nella trappola di Bibbiano. Ci hanno chiamato i cittadini della zona, su loro richiesta abbiamo deciso di intervenire e abbiamo prenotato la piazza. se i cittadini di Bibbiano ci chiederanno di non strumentalizzare, ci mettiamo in coda alla decisione della Lega. Non siamo noi un pericolo di sciacallaggio per la città di Bibbiano, noi siamo l'anticorpo che arriva lì a presentare un'altra realta. Se loro non andranno, per noi va benissimo. Se i cittadini di Bibbiano dicono che non vogliono né gli uni né gli altri, perfetto. Prima devono essere loro a rinunciare al loro evento, poi noi rinunceremo al nostro", dice Santori lanciando la palla nel campo della Lega.
"Noi abbiamo la precedenza, su questo non ci piove. L'unica cosa che può succedere è che la prefettura o il questore venga da noi e dica 'invece di darla a voi la diamo agli altri", dice Santori tornando sulla questione relativa alla piazza di Bibbiano.
Intanto, aggiunge, le sardine modenesi per domani "hanno prenotato la piazza di Maranello, faranno un flash mob" per "contrastare l'ennesima strumentalizzazione" di chi "vuole mettere il cappello su qualcosa che è di tutti". A Maranello, domani alle 15, saranno presenti Salvini e Borgonzoni. Il calendario delle Sardine prevede anche un appuntamento a Ferrara e, soprattutto, un "grande evento il 25 gennaio, perché dal 26 ci leviamo Salvini dalle scatole".