Il governatore: "Provvedimento immotivato"
La Sardegna resta in zona arancione e la Regione deposita in serata il ricorso al Tar dell'isola contro il provvedimento del ministro della Salute Roberto Speranza. "Difendiamo i legittimi interessi e i diritti della Sardegna contro un provvedimento immotivato - commenta il presidente della Regione, Christian Solinas - che danneggia gravemente il nostro tessuto economico e produttivo affliggendo la Sardegna con un nuovo insopportabile atto di prevaricazione. Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla, permettendo al nostro sistema economico e produttivo, già duramente provato dal perdurare della pandemia, di continuare il proprio lavoro".
"Tuteliamo dunque le ragioni e i diritti della Sardegna. La collocazione in arancione - prosegue il Presidente - appare immotivata, e nemmeno è possibile individuare con certezza a quali dati si sia fatto riferimento per adottarla. I dati da noi trasmessi dopo essere stati tardivamente avvisati dal Ministero, quelli pubblicati da Agenas e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla, confermano l'ingiustizia del provvedimento adottato, tanto più che sono stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l'indicatore RT non è mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione".
Solinas sottolinea che le terapie intensive non registrano un sovraccarico e che l’ultimo rapporto Gimbe, pubblicato ieri, "conferma una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramento". Il governatore ricorda che, ritenendo la decisione della scorsa settimana "ingiusta e ingiustificata, ha chiesto, con spirito di leale collaborazione, che il provvedimento venisse modificato, in ragione delle non corrette modalità di adozione del provvedimento e dell'insussistenza dei presupposti per l'applicazione delle misure in esso previste, ma senza esito".
Il Ministro Speranza, accusa Solinas, "non ha ritenuto di provvedere in tal senso e, dopo ore di discussione con gli organi tecnici sulle misure da adottare, alle 19 di oggi ha deciso di tenere la Sardegna in zona arancione. La Lombardia, invece, nel giro di due settimane ha fatto il doppio salto dalla zona rossa a quella arancione a riprova dell'ampia discrezionalità del Ministro in materia. La Regione Sardegna si vede, quindi, costretta a chiedere l'annullamento dell'ordinanza impugnata all'intestato Tar, con richiesta di urgenza e di intervento immediato inaudita altera parte. Richiesta motivata dal fatto che il procedimento ministeriale di rivisitazione della tipologia di colore da attribuire ha una cadenza settimanale, con la logica conseguenza che, essendo decorsa la giornata di oggi senza comunicazione di rettifiche e/o cambiamenti, la Sardegna sarà obbligata ad almeno un’altra settimana forzata di chiusura "arancione" con grave ed irreparabile danno per l’intera collettività regionale".
"In diritto - conclude il presidente Solinas - ciò che si contesta è il mancato coinvolgimento della Regione Sardegna, il difetto di istruttoria nel non prendere in esame i nuovi riscontri inviati sulle terapie intensive effettivamente occupate nelle settimane monitorate (in numero inferiore alla soglia minima richiesta), oltreché l'apertura di nuovi 30 posti in terapia intensiva".