Le sue fibre solubili lo nutrono e mantengono l'intestino elastico
“La pasta è utile al microbiota per almeno due ragioni, ha spiegato Francesco Visioli, Professore di Nutrizione Umana dell’Università di Padova. La prima è che contiene delle fibre chiamate solubili, cioè si sciolgono in acqua. Noi non le vediamo quando cuciniamo un piatto di pasta. Pensiamo che siano solo carboidrati amidi ma in realtà contiene anche delle fibre solubili che formano una specie di gel nell' intestino, mantenendolo elastico e in salute, nutrendo quei batteri che vivono nel nostro intestino e che sono fondamentali per la nostra salute, ossia il microbiota. La seconda ragione è che la pasta, inoltre, consente di veicolare anche altre sostanze nutrienti, come ad esempio i polifenoli contenuti nelle verdure, che possiamo trovare in alcuni sughi. Il nostro microbiota “mangia” i polifenoli e in cambio produce delle altre molecole molto piccole che sono importantissime per la salute della mucosa intestinale”.