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Ruby Ter, pm: "Berlusconi sta male, ma processo vada avanti"

"Crediamo assolutamente che sia seriamente malato e affetto da una patologia severa", da qui la proposta "della separazione della posizione dell'imputato" rispetto agli altri

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19 maggio 2021 | 10.31
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Il processo Ruby Ter deve andare avanti, anche se Silvio Berlusconi è "seriamente malato" e "nulla fa presagire una situazione veloce". Inizia così il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano il suo intervento nell'aula dove è in corso il processo. "Noi - ha spiegato - crediamo assolutamente che Berlusconi sia seriamente malato e affetto da una patologia severa, ma noi dobbiamo considerare lo stato degli altri imputati che sono 'appesi'".

"Io credo che Berlusconi stia male per davvero leggendo i certificati medici prodotti nel processo e anche prodotti da diversi consulenti in altri processi come Siena, non ho il minimo dubbio che situazione sia di particolare gravità e nulla fa presagire una situazione veloce", spiega dopo che la difesa dell'ex premier ha chiesto un ulteriore rinvio a causa delle condizioni di salute.

Per il pm di fronte a un processo "che dura da tantissimo tanto con moltissimi imputati", c'è il diritto che processo si svolga in tempi ragionevoli, da qui la proposta "della separazione della posizione dell'imputato Berlusconi", ma di proseguire per gli altri imputati seguendo un calendario già fissato. L'idea è di una 'separazione temporanea' della posizione di Berlusconi da quella degli altri imputati.

Il processo milanese riprenderà il prossimo 26 maggio quando, dopo l'intervento di tutti i difensori, i giudici decideranno quindi se stralciare la posizione del leader di Forza Italia e separarla da quella degli altri 28 imputati. Lo ha stabilito il tribunale di Milano. Dopo una lunga camera di consiglio il collegio presieduto dal giudice Marco Tremolada ha ritenuto di rinviare la decisione rispetto alla proposta della procura di stralciare temporaneamente la posizione di Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari ma le cui condizioni di salute lo tengono da tempo lontano dalle aule di giustizia, da quelle degli altri imputati che hanno diritto a un processo in tempi certi. Un'ipotesi di stralcio a cui non si è opposta la difesa di Berlusconi, rappresentata dall'avvocato Federico Cecconi, mentre si sono opposte alcune delle difese presenti sostenendo che "questo è il processo a Berlusconi, gli altri sono come le figurine Panini in un campionato di calcio", insomma solo contorno.

Pochi gli avvocati presenti per un'udienza di rinvio, così il legale Fabio Giarda ha suggerito di "fissare un'udienza ad hoc per sentire tutti le difese" prima di decidere sullo stralcio. E così si torna in aula il prossimo 26 maggio, in fiera per rispettare le norme anti Covid, per decidere sulla possibilità di proseguire - fino a che Berlusconi non si sara rimesso completamente - senza l'ex premier. In caso di stralcio si proseguirà con l'esame del testimone Giuseppe Spinelli.

DIFESA BERLUSCONI CHIEDE LEGITTIMO IMPEDIMENTO

La difesa di Berlusconi chiede intanto un ulteriore legittimo impedimento aggiungendo agli ultimi certificati medici di settimana scorsa anche un altro certificato di ieri che conferma le dimissioni dal San Raffaele ma sottolinea la necessità di un "periodo di riposo assoluto" che Berlusconi sta trascorrendo nella sua villa di Arcore trasformata in una sorta di 'ospedale domestico'. Un riposo assoluto che "non credo possa risolvere in sette, quindici giorni", spiega in aula l'avvocato Federico Cecconi, il quale ritiene il rinvio del processo di una settimana "irrealistico".

L’ipotesi di stralciare la posizione di Silvio Berlusconi e separarla da quella degli altri 28 imputati è "una valutazione che è stata svolta dal pm che, secondo me, tiene in debito conto il perdurare delle condizioni di salute del dottor Berlusconi. Però il processo è a carico anche di altre persone, quindi comprendo la posizione assunta oggi dalla Procura", ha poi detto Cecconi a margine dell’udienza di oggi. Per Cecconi il pm, che ha detto che Berlusconi è ‘gravemente malato’, "non ha fatto altro che constatare giustamente quelli che sono i dati che sono rinvenibili dalla disamina delle numerose certificazioni e relazioni mediche che abbiamo versato agli atti del processo".

BERLUSCONI "ANCORA DEBILITATO E COSTANTEMENTE MONITORATO"

Silvio Berlusconi "è stato dimesso sabato e adesso è costantemente monitorato a casa. E’ stata attrezzata una parte importante dell’abitazione di villa San Martino per consentirgli una ripresa delle sue condizioni di salute. Pur non in stato di stretta degenza ospedaliera, evidentemente sono ancora le condizioni di un soggetto defedato", detto il legale Cecconi durante il processo.

La situazione in cui si trova Berlusconi "è ancora di degenza domiciliare". Inoltre per il legale non ci sono "discrepanze" con le dichiarazioni del medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo. "Erano uscite tutta una serie di notizie più o meno fantasiose riguardo a una ben più che degenerazione delle condizioni di salute di Berlusconi e il professor Zangrillo giustamente ha smorzato sul nascere qualunque tipo di speculazione ulteriore". Secondo Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, Berlusconi presto tornerà in pubblico, ma Cecconi spiega di non avere "elementi a fronte dei quali posso dare confermare di quella che è sicuramente un’indicazione di auspicio".

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