Infettivologi: "Osserviamo tante reinfezioni anche in chi immunizzato". 1-2 settimane per capire impatto crescita casi su ospedali
"La variante Omicron 2, BA.2., ha preso il sopravvento su Omicron. E ormai vediamo nei nuovi contagiati solo questa. Chi non è vaccinato può rischiare un quadro clinico severo e anche di finire in terapia intensiva. Mentre chi è immunizzato non ha grandi conseguenze". Lo ricorda all'Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all'Università Sapienza di Roma. "L'alto tasso di reinfezioni che stiamo registrando con Omicron 2, anche in chi è immunizzato con tre dosi - sottolinea - ci induce a pensare che la risposta immunitaria sia inferiore rispetto a Delta. Ma comunque il booster va fatto perché è l'unico strumento che ci mette in sicurezza dalla malattia severa", aggiunge il presidente Simit.
Sulla crescita dei nuovi contagi: "C'è ma per ora la situazione è controllabile e non c'è una grossa pressione sugli ospedali. Però occorre aspettare 1-2 settimane per capire l'impatto di questo incremento di contagi", dice ancora Mastroianni il quale suggerisce "che dovrà essere messo in pratica un piano di riorganizzazione dei percorsi", perché la nuova fase post pandemia "prevede una convivenza con il virus" che deve "essere gestita al meglio", avverte. Questa svolta tuttavia "non è prescindibile dai vaccini", chiosa Mastroianni, "che vanno aumentati perché è dimostrato che sono l'arma in più che abbiamo".
Gli infettivologi fanno inoltre sapere di essere contrari a un provvedimento che tolga l'obbligo delle mascherina al chiuso. "Il dispositivo di protezione va tenuto quando si è al chiuso, almeno fino all'estate. Su questo dobbiamo essere molto chiari", afferma ancora Mastroianni. Ma secondo la Simit "è indispensabile", visto anche come la curva dei nuovi casi nelle ultime settimane stia risalendo, "mantenere molta prudenza, e quindi anche la mascherina, negli assembramenti all'aperto".