L'uomo colto da un malore mentre viene fatta ascoltare la telefonata dei soccorsi nella notte dell'omicidio. Il collega: "Senza pistola per praticità". Per la perizia psichiatrica, "Edler capace di intendere e volere" al momento dell'omicidio
Momenti di apprensione nell’aula Occorsio del Tribunale di Roma al processo per l’omicidio del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Mentre veniva fatta ascoltare in udienza la telefonata relativa ai soccorsi fatta la notte dell’omicidio, il 26 luglio scorso, dal collega Andrea Varriale, il suocero di Cerciello è stato colto da un malore ed è caduto in terra. I giudici della prima corte d’assise hanno sospeso l’udienza ed è dovuto intervenire il medico.