Non ancora trovata l'arma. Domani la convalida del fermo dopo l'interrogatorio davanti al gip nel carcere di Regina Coeli
Giandavide De Pau, il 51enne accusato dell’omicidio delle tre donne assassinate giovedì scorso nel quartiere Prati a Roma, dopo i delitti di via Riboty e via Durazzo voleva tentare la fuga.
L'uomo avrebbe cercato, in cambio di denaro, di ottenere da una donna cubana un passaporto. Secondo quanto emerso dalle indagini De Pau, infatti, avrebbe contattato la donna per chiederle aiuto per avere il documento, forse per andare all’estero. Inoltre, secondo quanto emerso finora, non sarebbe stata ancora trovata l’arma utilizzata nei tre delitti.
Intanto è fissata per domani, in mattinata, l’udienza di convalida del fermo per De Pau. L’interrogatorio davanti al gip si terrà nel carcere di Regina Coeli dove da sabato è detenuto il cinquantunenne. Sempre domani verrà conferito l’incarico al medico legale per eseguire le autopsie sui corpi delle vittime. L’esame autoptico sulle salme, che si trovano all’istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli, potrà chiarire anche se le ferite inferte alle tre donne siano riconducibili alla stessa arma. La procura di Roma contesta a De Pau il triplice omicidio aggravato.