"Non conoscevo Rossi, non l'ho mai incontrato". Ettore Gotti Tedeschi, presidente del cda di Santander Consumer Bank ed ex presidente dello Ior, ha ribadito, durante l'audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, di non aver mai avuto contatti con l'ex manager di Mps e di non sapere il motivo del post-it, con sopra il suo nome e numero di telefono, sulla sua scrivania. Post-it interpretato grazie a un'intuizione del giornalista Pierangelo Maurizio che racconta la scoperta in un passaggio del suo libro, appena uscito, 'Una storia sbagliata - David Rossi & Mps, un mistero italiano'.
La polizia, racconta Maurizio, fotografa l'ufficio di David Rossi "poco dopo la morte (il 6 marzo), in una determinata situazione. Lo fotografa nuovamente il 12 aprile e quella situazione appare parecchio diversa. Tra le altre cose nelle immagini dell'ultimo accesso fa la sua comparsa un appunto, non visibile precedentemente e del tutto trascurato ora. David prima di morire avrebbe dovuto telefonare a un personaggio molto importante....Ma chi è, e perché?". "E' una sorpresa e una scoperta - racconta nel libro il giornalista - che facciamo nell'estate del 2018". Dalle foto delle scientifica, grazie a un "colpo d'occhio dell'avvocato Paolo Pirani (legale della famiglia di David ndr)" viene notato il post-it giallo con una sigla o un nome e il numero di telefono.
"L'avvocato - racconta Maurizio - ha provato a decrittare", poi il giornalista spiega di aver avuto un'illuminazione: "Ho un'idea, una mezza intuizione - ricorda - Effettivamente 'Ettore' non si legge in modo chiaro, la doppia t sovrapposta all'altra porta fuori strada". Mentre la seconda parola..."La prima parte della scritta è fin troppo chiara: 'Gotti', la seconda assomiglia a qualcosa tipo 'Tedeschi'". "Ancora non ci credo, ma è proprio così - sottolinea il giornalista - Nome e numero sono quelli di un big: Ettore Gotti Tedeschi, uno dei più importanti banchieri".
"Che cosa ci fa il suo numero di telefono sulla scrivania di David - si chiede Maurizio nel libro - fotografato un mese e mezzo dopo la sua morte? E' la grafia di David, quel nome e quel numero li ha annotati lui, o qualcuno gli ha passato l'appunto? E' stato fatto ritrovare appositamente in un gioco di messaggi cifrati? O semplicemente - il che aprirebbe diversi scenari - David voleva mettersi in contatto oppure qualcuno gli aveva chiesto o ordinato di farlo, con l'ex presidente dello Ior? E perché? Di certo quel post-it, se non è stato messo dopo la sua fine, è planato sulla sua scrivania pochi giorni o poche ore prima che David morisse".
"La deduzione - spiega il giornalista nel libro - è fin troppo semplice. Se fosse stato lì tra le sue carte durante la perquisizione del 19 febbraio non sarebbe passato inosservato".