Nei primi due mesi del 2024 sono stati già 64 a fronte dei 43 nell'intero 2023 e solo 15 in tutto il 2022
Crescono i contagi di morbillo in Europa e in Italia dove, nei primi due mesi dell'anno, sono più che quadruplicati rispetto a quelli registrati nell'intero 2022.
"Nel 2023 - ricorda l'Istituto superiore di sanità - c’è stato un forte aumento in tutta Europa dei casi di morbillo, riportato dall’Oms, che ha registrato lo scorso anno nel continente europeo 21mila ospedalizzazioni e 5 morti. Anche in Italia il sistema di sorveglianza, coordinato dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, ha registrato (nel 2023) 43 casi di morbillo, in netta risalita rispetto ai 15 del 2022, mentre nel mese di gennaio del 2024 ne sono stati segnalati 29 e a febbraio 35, (in totale 64 nei primi due mesi), per il 30%-40% importati".
Sotto la lente c'è una variante del virus del morbillo ma che possa sfuggire al vaccino "è un evento altamente improbabile". Questo virus "è molto stabile e da oltre 60 anni la vaccinazione conferisce una protezione efficace contro tutti i genotipi circolanti", rassicura l'Iss tornando sullo studio "dell'università di Milano e dell'Iss" che "ha trovato anche in Italia, dopo che era stata descritta in Svizzera, una variante del morbillo in cui si riscontrano alcune mutazioni che danno una leggera perdita di sensibilità ad uno dei test molecolari in uso, anche se diverso da quello utilizzato maggiormente nel nostro Paese", sottolinea l'Iss.
Secondo gli esperti dell'Istituto, "questo risultato suggerisce di continuare a mantenere alta la nostra soglia di attenzione per verificare l'eventuale necessità di aggiornamento dei test molecolari. Inoltre, i test molecolari non sono gli unici tipi di test in uso per confermare una diagnosi di morbillo - precisa l'Iss - I test principali per la conferma della diagnosi sono infatti i test sierologici, in particolare la misurazione delle IgM specifiche".
In conclusione, alla domanda se c'è il rischio che questa variante sfugga al vaccino? Gli esperti rispondo che "si può escludere che le mutazioni descritte possano influenzare l’efficacia del vaccino".