Il cadavere della 73enne in un appartamento in pieno centro a Milano
Pochi minuti prima della mezzanotte, i carabinieri della compagnia Duomo hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il figlio di Fiorenza Rancilio. Il 37enne è ritenuto, dai militari, “responsabile dell’omicidio” della madre 73enne, trovata senza vita in mattinata nella sua abitazione in via Crocefisso a Milano. L’uomo è attualmente ricoverato al Policlinico di Milano dove è piantonato in stato di fermo. Il 37enne era in stato confusionale accanto al cadavere della madre.
Fiorenza Rancilio è stata trovata oggi riversa a terra morta con una evidente lesione al cranio nel suo appartamento. La donna è sorella di Augusto, sequestrato dall'Anonima nel 1978. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Milano Duomo.
Il corpo della 73enne è stato portato via intorno alle 18.30 dalla polizia mortuaria. Poco prima aveva lasciato il condominio del centro di Milano anche la pm titolare delle indagini, Ilaria Perinu.
L'anziana era presidente della fondazione Augusto Rancilio, intitolata alla memoria del fratello, sequestrato a 26 anni e mai più ritrovato. L'ente senza fini di lucro, fondato nel 1983, ha sede a Villa Arconati-Far a Bollate alle porte di Milano, e promuove iniziative culturali.
Da quanto trapela, dai primi rilievi medico legali, la morte della donna risale a questa mattina. A insospettire è stata proprio la sua assenza perché Fiorenza Rancilio ogni mattina, intorno alle 9.30, andava negli uffici che si trovano nello stesso palazzo al civico 6 di via Crocefisso, dove la donna abitava in un appartamento accanto a quello del figlio. Il corpo senza vita - vestito come per uscire - è stato trovato, disteso sul pavimento del salotto, avvolto da asciugamani e coperte, forse per tamponare il sangue della profonda ferita alla testa. Nell'abitazione, sotto sequestro, sono stati requisiti alcuni oggetti compatibili con la ferita.
Il figlio di Fiorenza Rancilio è stato trovato accanto al cadavere della madre, nel salotto della casa della donna, chiusa dall’interno. Lo ha riferito parlando con i giornalisti il marito della donna delle pulizie dell'appartamento. "Mia moglie voleva entrare prima delle 8.30, ma era tutto chiuso. Ha provato dall'altro ingresso, su corso Italia, ma anche da quella parte era tutto chiuso”, ha raccontato l’uomo. A quel punto la signora delle pulizie è andata a chiedere aiuto ai dipendenti della società immobiliare della Rancilio, che si trovano nello stesso condominio in cui vive la donna. “Sono riusciti a entrare nell’appartamento e hanno trovato la dottoressa morta in salotto. Il figlio era accanto a lei”, ha riferito il marito della domestica.