Sulla nave di Medici Senza Frontiere 73 naufraghi: minori a Senigallia, gli adulti trasferiti in Lombardia. Il capomissione: "Traversata molto dura"
Sono tutti negativi i 73 migranti sbarcati oggi ad Ancona dalla Geo Barents. Per una persona è stato necessario il trasferimento all'ospedale Torrette per alcuni accertamenti: le sue condizioni, però, non sarebbero gravi. I naufraghi, soccorsi nei giorni scorsi in acque internazionali al largo della Libia, mentre viaggiavano su un gommone sovraffollato e instabile, hanno raggiunto stamani il capoluogo delle Marche, assegnato dal Viminale come porto sicuro di sbarco, dopo cinque giorni di navigazione. L'arrivo della nave umanitaria ad Ancona è slittato, infatti, a causa delle cattive condizioni meteomarine con onde sino a tre metri, che hanno imposto una navigazione a velocità ridotta. Msf nei giorni scorsi aveva chiesto l'assegnazione di un porto più vicino rispetto alla zona Sar, una richiesta respinta dal ministero dell'Interno.
I primi a scendere dalla nave stamani, sotto la pioggia, sono stati i minori, seguiti poi dagli adulti. A tutti sono stati distribuiti kit con abbigliamento e scarpe. Sulla banchina, in moduli operativi riscaldati messi a disposizione dalla Protezione civile regionale, i migranti sono stati rifocillati e sottoposti agli screening sanitari mentre sono in corso le operazioni di identificazione da parte degli agenti della Questura.
"Le procedure sono state regolari e non si è registrato alcun inciampo - dice all'Adnkronos il prefetto Darco Pellos che stamani si è recato al porto -. La macchina ha funzionato perfettamente, ringrazio tutti gli attori coinvolti per la professionalità e l'impegno così come l'Azienda sanitaria della Regione Marche - con Giuseppe Lemme, Daniela Cimini, Adriano Baldoni, sotto la guida della dottoressa Nadia Storti - che ha fatto un grandissimo lavoro". I minori non accompagnati saranno sistemati in una struttura della Caritas a Senigallia, gli adulti, invece, a bordo dei pullman in serata raggiungeranno la Lombardia.
Secondo quanto apprende l'Adnkronos, i migranti adulti sbarcati oggi andranno in Lombardia. I minori, invece, saranno trasferiti in una struttura della Caritas a Senigallia, che ha già ospitato i 18 sbarcati dall'Ocean Viking.
"E' stata una traversata molto dura, giorni di navigazione con onde alte più di tre metri. I naufraghi si sono indeboliti e ammalati. Credo che sia stato sottovalutato l'impatto per tutte le persone a bordo", ha detto il capomissione di Msf, Juan Matias Gil, dopo l'arrivo al porto. "Adesso le autorità qui stanno facendo il meglio per accoglierli, ma sono stati giorni difficili che hanno aggravato la sofferenza di persone che in Libia hanno subito torture - ha aggiunto - Abbiamo documentato storie terribili, storie che purtroppo per noi non sono niente di nuovo perché le sentiamo ogni volta che facciamo soccorsi. Accade sempre, queste persone scappano da un Paese in cui i diritti umani non vengono rispettati".
Msf nei giorni scorsi aveva chiesto l'assegnazione di un porto più vicino, una richiesta respinta dal Viminale. "Mi auguro che questa sia l'ultima volta che sbarchiamo qui e che la prossima volta ci venga assegnato un porto sicuro più vicino come prevede la legge. Speriamo in una collaborazione con le autorità, noi siamo pronti", aggiunge, ricordando come il numero di naufraghi soccorsi dall'ong sia "insignificante rispetto a quelli che arrivano in Italia. Si cerca di penalizzare le navi come le nostre ma gli unici a pagare il prezzo sono i migranti", ha concluso.
