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Blitz contro le tv pirata: coinvolti 5 mln di italiani

Operazioni contro network che trasforma illegalmente segnale analogico Pay Tv in segnale web. Emessi 8 ordini europei di indagine in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria. "Utenti individuati rischiano reclusione e multa". Miccichè: "Grati a forze dell'ordine per operazione senza precedenti"

(FOTOGRAMMA)
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18 settembre 2019 | 07.14
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Oltre 5 milioni di utenti solo in Italia, per un giro d'affari stimato in circa 60 milioni di euro annui. Questi i numeri, secondo gli investigatori, della piattaforma illegale finita nel mirino dell'operazione, coordinata dalla procura di Napoli e messa a segno oggi dalla Guardia di finanza contro le tv pirata. La piattaforma Xtream Codes, ideata da due cittadini greci, consente la trasformazione in dati informatici dei flussi audiovisivi protetti da copyright. I membri dell'organizzazione, come emerso dalle indagini, predisponevano e gestivano all'estero spazi informatici attraverso i quali ritrasmettevano i segnali su larga scala, anche in Italia. Una fitta rete commerciale, diffusa su tutto il territorio nazionale e con basi prevalentemente in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia riceveva il segnale grazie a questa tecnologia acquisendo illegalmente interi pacchetti di contenuti per la successiva rivendita al cliente finale ad un prezzo di 12 euro circa consentendo di vedere tutti i principali palinsesti Tv con un unico abbonamento.

Otto ordini europei di indagine sono stati emessi dalla Procura di Napoli che, tramite l'Agenzia europea per il coordinamento investigativo e la cooperazione giudiziaria 'Eurojust', sono stati eseguiti simultaneamente questa mattina in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria dalle rispettive polizie giudiziarie con l'ausilio dei militari del Nucleo Speciale nei confronti di 3 aziende e 5 persone fisiche oltre al sequestro ed all'oscuramento della intera piattaforma Xtream Codes, di 80 siti internet e di 183 server dedicati alla riproduzione e diffusione dei flussi audiovisivi, erogati, al momento del sequestro, ad oltre 700.000 utenti online. Venticinque gli obiettivi delle perquisizioni effettuate oggi sul territorio nazionale che, oltre a smantellare vere e proprie centrali adibite alla divulgazione abusiva del segnale ricevuto grazie alla piattaforma Xtream Codes, mirano ad aggredire i proventi illecitamente conseguiti dall'organizzazione mediante il sequestro di 197 rapporti finanziari tra account paypal, postepay e conti corrente.

"Mediante indirizzi ip siamo riusciti ad individuare questa organizzazione che spaziava in Italia e in Europa attraverso una serie di server collegati tra di loro e, attraverso la piattaforma Xtream Codes, riuscivano a creare una serie di pacchetti criptando il segnale di grandi aziende del settore televisivo vendendo a prezzi bassissimi tutti i pacchetti dei palinsesti tv", ha sottolineato Giovanni Reccia, comandante del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza. 

L'indagine è stata diretta dal procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo e coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dal sostituto procuratore Valeria Sico. Il procuratore Melillo ha puntato l'attenzione sull'importanza del lavoro fatto e dell'operazione messa a segno in vari Stati europei: "E' il risultato di un lavoro di coordinamento investigativo importante realizzato insieme ad Eurojust e alla procura di Roma, che ha un'indagine parallela che si va sviluppando nella stessa direzione di quella condotta dal mio ufficio".

"Desidero complimentarmi con le forze dell’ordine per questa operazione senza precedenti - ha detto il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè - La pirateria è una piaga che drena risorse altrimenti investite e alimenta circuiti malavitosi. Solo in Italia i danni economici e di impiego superano il miliardo di euro. La Lega Serie A ha stanziato dei fondi per combattere questo fenomeno criminale e il nostro obiettivo è quello di ridurre sensibilmente il numero dei pirati già in questo campionato, fino ad azzerare nel breve periodo la trasmissione illegale dei flussi audiovisivi". "Operazioni come quella di oggi ci dimostrano che siamo sulla strada giusta - ha aggiunto Miccichè -. Siamo certi che questo sia il primo grande passo di una serie di importanti operazioni e posso assicurare che la Lega Serie A non farà mai mancare il suo supporto e la sua collaborazione”.

"E’ un’ottima notizia per il nostro Paese, tristemente noto per l’alto numero di pirati informatici - ha commentato l'amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo - Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa grande attività di intelligence realizzata grazie alla collaborazione di più Paesi, a dimostrazione di quanto serva l’impegno di tutti per contrastare questa pratica vietata". "Oggi finalmente si inizia a ristabilire lo stato di diritto, continueremo la nostra azione di sensibilizzazione e di denuncia per perseguire le associazioni criminali ed anche ogni singolo utente, che rischia multe fino a 25mila euro per l’utilizzo delle IPTV illegali. Poiché la pirateria uccide il calcio, oggi posso affermare che il nostro mondo sta molto meglio", ha aggiunto De Siervo.

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