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Marcia Pace, un centinaio le scuole che hanno aderito. Lotti 'sarà una 'assemblea in cammino''

Marcia Pace, un centinaio le scuole che hanno aderito. Lotti 'sarà una 'assemblea in cammino''
23 marzo 2023 | 13.50
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Una sorta di "assemblea in cammino" con migliaia di giovani, ragazzi, bambini con i loro insegnanti che "restituiranno" il lavoro e le attività di un anno. Questo in estrema sintesi lo spirito che animerà l'edizione 2023 della Marcia della Pace Perugia-Assisi “Trasformiamo il futuro!“, a cui hanno già aderito un centinaio di scuole con migliaia di studenti e studentesse, bambine e bambini, ragazzi e ragazze, insegnanti e dirigenti scolastici provenienti da ogni parte d’Italia. Insieme a loro ci saranno migliaia di cittadini e amministratori locali, giovani universitari e in servizio civile, educatori, famiglie che vogliono investire sui giovani e sulla loro formazione.

A raccontare all'Adnkronos lo spirito e l'idea della mobilitazione, che quest'anno si svolgerà il 21 maggio, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace. "Abbiamo bisogno di investire sul serio e con determinazione sui nostri giovani, sui nostri ragazzi perché purtroppo li stiamo maltrattando. Abbiamo bisogno di dare a loro la possibilità di ricostruire una speranza, una fiducia in un futuro che è pieno di sfide, carico di tensioni, preoccupazioni, incertezze ma che è un loro diritto. Un diritto dei giovani che non può essere distrutto dal nostro pessimismo, dal nostro catastrofismo di adulti né può essere affidato a quel che sarà, alll'evoluzione imprevedibile degli eventi".

"Quindi - spiega Lotti - abbiamo deciso che in questo momento così critico per il nostro Paese, per l'umanità intera bisognasse innanzitutto mettere a disposizione la Marcia Perugia-Assisi della formazione dei giovani. Già da agosto abbiamo quindi proposto alle scuole di lavorare ad un programma teso a sviluppare l'educazione alla pace e alla cura, alla loro formazione come persone capaci di ripudiare la guerra e di costruire la pace, di farsi 'costruttori di pace'. La Marcia - sottolinea - sarà quindi per i ragazzi una grande occasione di restituzione del lavoro che hanno fatto e che stanno facendo in classe. A loro daremo la parola la stiamo costruendo quasi su misura dei partecipanti. Stiamo cercando di ascoltarli, insieme con i loro docenti, e poi di valorizzare quelli che saranno i risultati di questo lavoro".

"Insomma - aggiunge - quella di quest'anno sarà una sorta di 'assemblea in cammino', una grande assemblea in cui tanti bambini, bambine, ragazze e ragazzi, universitari, giovani di tutte le età. Contiamo di riunire tutto il mondo dell'educazione per cercare di dare forza e sostegno a questo che è un investimento necessario e indispensabile. Lo faremo guardando al futuro. Lo slogan di questa marcia - ricorda Lotti - è 'Trasformiamo il futuro', e l'ambizione è quella di aiutare i nostri ragazzi ad aprire gli occhi sulle sfide ma anche attrezzarli per poterle affrontare e per poter cambiare questo futuro che al momento sembra abbastanza chiuso e fosco. Quindi metteremo al centro la realizzazione di un grande laboratorio di futuro".

"I ragazzi - prosegue - porteranno i risultati del lavoro di quest'anno ma daremo anche avvio a quello dell'anno prossimo anche in vista del Summit for de future che le Nazioni Unite realizzeranno nel 2024 e che sarà una grande sfida per l'umanità intera perché con quello che sta succedendo c'è bisogno di cambiamenti profondi che sono tutt'altro che facili. Ovviamente è una marcia che si svolge in un contesto di guerra, in una realtà in cui le guerre, a partire da quella in Ucraina, si fanno ogni giorno più atroci e anche più minacciose e quindi manderemo il nostro appello anche alla politica, alle istituzioni affinché si impegnino per fermarla, sapendo che se non la fermiamo rischiamo davvero di esserne travolti". .

Ad oggi le scuole che hanno aderito formalmente sono oltre una sessantina ma, precisa Lotti "sono quelle che hanno confermato la partecipazione ma mancano ancora due mesi e contiamo di raddoppiare almeno questo numero. Le iscrizioni sono ancora aperte, abbiamo costruito un laboratorio anche con gli insegnanti per cui c'è una rete che dialoga, che cerca di far tesoro di tutte le idee e le proposte che stanno venendo anche dal basso. Sarà una marcia unica, una sorta di grande evento molto diverso da quelli che abbiamo realizzato anche se si respirerà la stessa gioiosità che la Marcia Perugia Assisi ha sempre portato con sé pur dovendo affrontare drammi terribili".

"Nel corso dell'anno - racconta Lotti - le scuole hanno lavorato non solo sulla marcia. Lo slogan che ha guidato questo programma si chiama "Per la Pace con la cura" che è il doppio slogan che ha guidato i percorsi educativi che sono stati realizzati. Stiamo parlando di scuole che vanno dalla scuola dell'infanzia fino alle superiori presenti in tutte le regioni italiane e i percorsi che sono stati fatti hanno avuto due tappe particolarmente importanti: uno l'incontro con Papa Francesco che abbiamo realizzato il 28 novembre nell'Aula Nervi con 6mila studenti e insegnanti e poi la giornata della cura che abbiamo fatto il 1 marzo con 142 scuole di 19 regioni, oltre 80mila studenti coinvolti. A questo si aggiunge il lavoro che si sta facendo in 138 scuole che hanno adottato il 'Quaderno degli esercizi di Pace' che è uno strumento didattico per insegnare e imparare a fare la pace, partendo da noi, partendo dalla scuola".

Ovviamente, sottolinea il coordinatore nazionale della Tavola della Pace "è molto difficile dire quanti ragazzi sono stati coinvolti nel progetto. Il nostro è un programma in continua crescita. Saranno comunque numeri molto significativi. Ad oggi sappiamo che saremo sicuramente tra i 5 e i 10mila studenti che parteciperanno. Sappiamo che da Olbia si stanno organizzando per venire in più di 200, da Palermo sono 150, da Catania sono altri 100, verranno dalla Puglia. Cito questi posti più lontani - spiega - da dove bisogna muoversi in nave o in aereo, poi ci sono i pulmann e ovviamente ognuna di queste azioni implica il coinvolgimento di tantissime persone, quindi penso sarà un evento significativo pur nei limiti delle energie di cui disponiamo. E sono le scuole come istituzioni che stanno organizzando la partecipazione, quindi - evidenzia - quelle giornate saranno giornate di scuola, di attività didattica, non è la gita. Molte scuole - conclude Lotti - arriveranno anche nei giorni precedenti, già adesso sappiamo che circa duemila/duemilacinquecento verranno già dal venerdì".

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