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Medio Oriente, carabinieri in Israele per mediare con i palestinesi

Lo riferiscono fonti della Difesa. Nave ospedale italiana presto nelle zone di guerra

Soldati israeliani (Afp)
Soldati israeliani (Afp)
08 novembre 2023 | 15.19
LETTURA: 2 minuti

Dopo l'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, "sono tempi difficili ma in Libano, la più potente nazione del mondo ora che ha bisogno di parlare coi palestinesi e trovare un interlocutore ha chiesto aiuto all'Italia, ai carabinieri che hanno formato in questi anni i palestinesi. Un ruolo fondamentale riconosciuto al nostro Paese attraverso il lavoro di persone che nessuno di voi conosce e neanche io conosco che in questi anni hanno lavorato servendo lo Stato. Questa è l'Arma dei carabinieri". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso della presentazione del Calendario storico dell'Arma dei carabinieri all'Auditorium Parco della Musica.

I carabinieri, menzionati questa mattina dal ministro della Difesa Guido Crosetto che sono stati richiesti quali interlocutori affidabili da parte dei palestinesi sarebbero due che, con ogni probabilità, saranno inviati alla Us coordination center di Gerusalemme, ente deputato all’addestramento delle forze di polizia palestinesi. Lo hanno sapere fonti della Difesa.

L'Italia invierà una nave ospedale

“Oggi partirà la nave Vulcano attrezzata con un ospedale che vogliamo mandare vicino le zone di guerra. Vogliamo dare segnali concreti di vicinanza al popolo palestinese”, ha poi annunciato il ministro. “Sono 170 le persone a bordo, di cui 30 della Marina formati per l’emergenza sanitaria ai quali si aggiungeranno altrettanti di altre forze armate che saranno potati con un aereo - spiega - Oltre all’ospedale imbarcato, alle sale operatorie, alle attrezzature diagnostiche, saranno portati medicinali e soccorsi”. “Smd sta coordinando l’invio di un ospedale campo su terra che è nostra intenzione portare direttamente sul terreno di Gaza, vicino a dove c’è l’esigenza reale - aggiunge-. Questa fa parte di una serie di iniziative condivise con altri paesi europei, Nato e arabi, dicendo che sia le porte della nave che quelle del futuro ospedale sono aperte al contributo di tutti. Mi aspetto molte risposte da altri paesi a sostegno della nostra nave e dell’ospedale campo; vorrei scoppiasse gara tra tutti i paesi per fornire aiuto”. La nave Vulcano "arriverà a Cipro e da lì nella zona più vicina a Gaza per poter imbarcare i feriti, curarli e riportarli a terra”.

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