Lo scontro sui quaderni portati in udienza dal leader di Italia Viva
Nuovo scontro in aula tra Matteo Renzi e il sostituto procuratore Luca Turco durante l'udienza, questa mattina, al tribunale di Firenze per la richiesta di rinvio a giudizio, davanti al gup Sara Farini, per l'inchiesta sulla Fondazione Open in cui il senatore di Italia Viva è indagato, insieme ad altri, per finanziamento illecito ai partiti.
Quando il pm Turco è arrivato, apprende l'Adnkronos, Renzi era già in aula e gli si è rivolto dicendo: "Ma perché lei ha tutti questi quaderni? Lei non può portarli qui". E Renzi ha risposto: "Ma come si permette? Lei non ha alcun titolo per dirmi che cosa portare e cosa no. Decide il giudice, non lei. Faccia il suo e non si permetta".
Matteo Renzi è arrivato, alle ore 10.30, al palazzo di giustizia portando con sé alcuni libri. "E' il quaderno rosso per la toga rossa", aveva risposto Renzi ai cronisti che gli domandavano cosa fossero i volumi.
Nel quaderno è contenuta la copia dell'esposto con i venti capi d'accusa illustrati dallo stesso Renzi nella denuncia disciplinare contro i pubblici ministeri della Procura di Firenze, Luca Turco e Antonino Nastasi, titolari del fascicolo dell'inchiesta.
"Ho distribuito il quaderno in aula e l'ho messo a disposizione di tutti - ha dichiarato Renzi al termine dell'udienza -. Perché 'Quaderno rosso per toga rossa'? Perché il pm Turco apparteneva a quella corrente che viene chiamata delle toghe rosse".