Lo ha detto Giuseppe Graviano deponendo al processo sulla 'ndrangheta stragista in corso a Reggo Calabria
"In Italia non ci sono state stragi islamiche anche grazie a Totò Riina". Lo ha detto il boss mafioso Giuseppe Graviano deponendo al processo sulla 'ndrangheta stragista in corso a Reggo Calabria.
Negli anni Ottanta, secondo Graviano, alcuni boss mafiosi avrebbero preparato un attentato al capo dei capi Riina: "La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'omicidio Costa (il giudice Gaetano Costa ndr). Quindi, il signor Riina ha deciso di mettere delle regole, insomma un po' di democrazia, perché non potevano prendere le decisioni solo Salvatore Bontade e Gaetano Badalamenti". E ricorda la costituzione della Commissione di Cosa nostra. "Michele Greco era un uomo di pace, non per niente lo hanno fatto diventare 'Papa' e ha messo delle regole che si dovevano togliere delle vergogne".
E ricorda un incontro avvenuto "nel febbraio 1981". quando era pronto un "agguato a Riina". E in quell'occasione chiesero l'intervento di Michele Greco, boss di Ciaculli. "Che disse 'io sono per la pace, posso intervenire per la pace, io non posso continuare se avete queste intenzioni. A me non dovete più parlare di nessuna intenzione".