Secondo il report della Fondazione sono 3,8 milioni i lavoratori non vaccinati. Cartabellotta: "Governo deve prendere in considerazione obbligo vaccinale"
Green pass lavoro, si rischia il caos tamponi. Sono le conclusioni del report della Fondazione Gimbe, con il monitoraggio della situazione epidemiologica relativo alla settimana 6-12 ottobre: " "Oltre 175mila tamponi rapidi al giorno e il crollo dei nuovi vaccinati indicano da settimane uno zoccolo duro di popolazione non intenzionata a vaccinarsi, tra cui 3,8 milioni di lavoratori. I modesti risultati ottenuti con la progressiva espansione del Green pass e il rischio caos tamponi invitano a valutare l’introduzione dell’obbligo vaccinale".
"Alla vigilia del 15 ottobre – evidenzia Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe – la politica e il mondo del lavoro devono fare i conti con alcune ragionevoli certezze. Innanzitutto l’attuale sistema che punta su farmacie e centri autorizzati non potrà garantire, almeno nel breve termine, un’adeguata offerta di tamponi antigenici rapidi a prezzo calmierato; in secondo luogo le proposte avanzate negli ultimi giorni (estendere validità dei tamponi a 72 ore, tamponi 'fai da te'), oltre a non avere basi scientifiche presentano rischi di tipo sia sanitario, sia medico-legale e assicurativo; infine, il numero dei nuovi vaccinati già da alcune settimane lasciava presagire un consistente 'zoccolo duro' di lavoratori che, nonostante l’approssimarsi del 15 ottobre, non intende vaccinarsi volontariamente".
"Considerato che la 'spinta gentile' del Green pass non ha prodotto i risultati auspicati e che da domani si rischia il caos, con centinaia di migliaia di lavoratori sprovvisti della certificazione verde di fatto impossibilitati ad effettuare un tampone, il Governo deve prendere in considerazione l’obbligo vaccinale, consentendo l’uso del tampone per ottenere il green pass solo dopo la prenotazione del vaccino e fino a due settimane dopo la somministrazione della prima dose".