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Green pass Covid Italia, incognita variante Delta

Si discute dell'ipotesi di una rimodulazione della certificazione dopo la prima dose di vaccino a causa della variante indiana

(Fotogramma)
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29 giugno 2021 | 00.03
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Green pass e variante Delta, in queste ore si discute dell'ipotesi di una rimodulazione della certificazione dopo la prima dose di vaccino anti Covid a causa della variante indiana. Dal 1 luglio il Green pass renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell'Unione europea e dell’area Schengen. La certificazione, in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del ministero della Salute, potrà essere richiesta per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in zona rossa o zona arancione.

Il Green pass viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il Covid o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico o è guarito dal Covid. Il diffondersi della variante indiana potrebbe però incidere sulla certificazione.

E' possibile che con la variante Delta di Sars-CoV-2 si debba "rimodulare il Green pass dopo la prima dose di vaccino. Questo però lo lasciamo dire agli scienziati e aspetterei un paio di settimane - ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto su Radio 24 a '24Mattino' - Ma se è vero che la protezione da questa variante c'è dopo due dosi di vaccino, è chiaro che, oltre a correre con le seconde dosi, dobbiamo rimodulare il Certificato verde. Al momento è prematuro dirlo. Aspetterei 14 giorni per l'analisi dei dati che arrivano del Regno Unito e per il controllo della prevalenza della variante Delta in Italia, attualmente vicina al 20%. Aspettiamo di capire di quanto sale in una settimana. E poi una riflessione su questo la farei".

Per Sileri, fare il Green pass con una sola dose non è stato un errore perché "quando è stato formulato i dati mostravano che andava bene". Quella contro il Covid, ha aggiunto, "è una battaglia dinamica. Il virus è dinamico e noi dobbiamo essere pronti ad adattarci. Al momento - ha ripetuto - non serve una modifica del passaporto verde, ma va messa in cantiere. L'analisi dei dati ce lo dirà".

"In questo momento, a questa mattina, 13 milioni e 700mila persone" in Italia "hanno già scaricato il Green pass e io penso che questo sia un fatto molto positivo. Segnala che c'è una grande attenzione e che questo meccanismo che abbiamo costruito anche a livello europeo sta funzionando" ha evidenziato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri in visita in Toscana tra Prato e Firenze. "E' chiaro che tutte le altre valutazioni verranno fatte passo dopo passo", ha risposto, a margine, a chi gli chiedeva se il rilascio del Green pass dovrà essere rimodulato alla luce della variante Delta, non sufficientemente coperta da un'unica dose vaccinale.

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