Siparietto tra il leader del M5S Giuseppe Conte e l'attore e regista Pif al congresso dell'Anm a Palermo. Dopo il suo intervento davanti ai magistrati Pif ha incontrato all'esterno l'ex premier Conte e gli ha detto: "Dopo il mio intervento credo che non farò un programma in Rai neanche per sbaglio...". E Conte: "Facciamo un appello pubblico". E Pif aggiunge: "Matteo non ti incazzare, si faceva per scherzare", ha detto Pif. Conte aggiunge: "Non essere permaloso". Poi Pif dice: "Se mi dovesse querelare ho anche l'avvocato, perché è l'avvocato del popolo...".
Durante il suo intervento al congresso, Pif, parlando delle parole del ministro Salvini sui magistrati ha detto: "Se ci fossero microspie nell'ufficio di Salvini, non ci sarebbero reati. Ne sono convinto. Lui non sarebbe neppure indagato perché in Italia non esiste il reato di 'sparare minchiate'. Se si introducesse Salvini andrebbe al 41 bis". Poi ha concluso: "In questo momento si sentono che possono fare quello che vogliono. C'è arroganza: vanno dritti per la loro strada. Da quando è morto Mussolini aspettano questo momento. In Rai stanno facendo cose che neanche Berlusconi ha fatto".