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Immigrati: Gentiloni, Italia fa già molto più della sua parte

Il ministro degli Esteri in conferenza: "Noi chiediamo all'Unione Europea e alla comunità internazionale un chiaro sostegno politico per un impegno di contrasto ai trafficanti: la strage di due giorni fa dimostra"

Paolo Gentiloni (Infophoto) - INFOPHOTO
Paolo Gentiloni (Infophoto) - INFOPHOTO
20 aprile 2015 | 19.17
LETTURA: 3 minuti

L'Italia fa già non la sua parte "ma molto ma molto ma molto di più della sua parte" non solo quanto alle operazioni di 'search and rescue' ma anche per quanto riguarda l'accoglienza dei migranti. A sottolinearlo è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo nel corso di una conferenza stampa in Lussemburgo dopo il Consiglio dei ministri degli affari esteri.

Gentiloni ha poi ribadito i tre punti che l'Italia considera fondamentali in questa emergenza. "Dare copertura e endorsement politico alla centralità del contrasto ai trafficanti" di esseri umani, potenziare la coppia Frontex-Triton, sostenere l'Italia nell'accoglienza dei rifugiati. "Il problema non è mettere 5 milioni in più ma cambiare l'ordine di grandezza dell'impegno europeo su Frontex-Triton da una parte e sull'accoglienza dall'altro".

"Sul primo dei tre punti registro una reazione certamente più impegnata, sulle altre due questioni discuteremo nella riunione" che comincia nel pomeriggio, ha aggiunto Gentiloni. "Noi non possiamo aspettare", ha sottolineato il ministro, ricordando che il numero dei migranti irregolari che raggiunge le nostre coste è aumentato del 15 per cento rispetto allo scorso anno.

"Noi chiediamo all'Unione Europea e alla comunità internazionale un chiaro sostegno politico per un impegno di contrasto ai trafficanti: la strage di due giorni fa dimostra" che il problema non ha a che fare con i soccorsi, che erano presenti in loco, ma con il modo in cui i trafficanti gestiscono queste imbarcazioni. La risposta su questo piano e' una risposta incoraggiante anche se sarà soprattutto il Consiglio europeo straordinario a dare parola politicamente più determinante ma già oggi nelle conclusioni che illustrerà Mogherini c'e' un messaggio molto netto e chiaro sul fatto che almeno questo impegno l'Ue lo deve rendere esplicito. Su questo stiamo lavorando anche alle Nazioni Unite"

"Ci vuole un cambio molto rilevante nelle forme sostegno dell'Ue ai meccanismi di accoglienza previsti dalla convenzione di Dublino, ha poi aggiunto. "Se in mancanza di una stabilizzazione della Libia i flussi di migranti irregolari continuassero ad essere degli ordini di grandezza di questi giorni il nostro sistema di accoglienza rischia di essere messo a dura prova".

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