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Flash mob Uil a Firenze contro infortuni con 200 bare di cartone

Organizzato oggi dal sindacato nell'ambito dell'iniziativa 'Zero Morti sul Lavoro'

(ufficio stampa Uil)
(ufficio stampa Uil)
07 maggio 2024 | 16.33
LETTURA: 3 minuti

Oltre duecento bare di cartone (203 per la precisione) in piazza della Signoria a Firenze, di fronte a Palazzo Vecchio, per commemorare le vittime sul lavoro in Toscana negli ultimi anni e chiedere misure incisive per la sicurezza sui luoghi di lavoro: è il flash mob organizzato oggi dalla Uil nell'ambito dell'iniziativa 'Zero Morti sul Lavoro'.

Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè, il segretario organizzativo Uil nazionale Emanuele Ronzoni, il sindaco di Firenze Dario Nardella e Emma Marrazzo, la madre di Luana D'Orazio, la giovane morta sul lavoro nel 2021 a Prato. In apertura, una studentessa ha letto i nomi e le storie di alcune vittime sul lavoro.

Emanuele Ronzoni ha dichiarato: "Abbiamo chiesto di inasprire le pene ma soprattutto di liberare le risorse per fare prevenzione, per aumentare gli ispettori, per assumerli. Ci hanno detto che non ci sono le risorse e noi abbiamo replicato che ci sono due miliardi di euro che ogni anno il bilancio dell'Inal non consuma e dovrebbero essere utilizzati per fare prevenzione. Abbiamo chiesto al Governo e alla politica di impegnarsi, se non lo fanno noi continueremo con queste manifestazioni e se ci fosse bisogno cercheremo di alzare ulteriormente l’asticella perchè è inaccettabile che in un Paese civile come il nostro ci siano ancora queste situazioni tragiche. Abbiamo chiesto di intervenire su appalti e subappalti in modo serio. Gran parte degli incidenti avvengono perchè il sistema degli appalti e dei subappalti a cascata non permette più il controllo della situazione per cui è una questione che riguarda soprattutto il profitto. Noi ribadiamo che una vita vale più del profitto, e il profitto non può essere superiore a qualunque vita. Ieri, questo ennesimo incidente avvenuto a Palermo, ci convince del fatto che siamo sulla strada giusta, che abbiamo fatto come organizzazione sindacale, come Uil, di denunciare un’emergenza nazionale".

Ha detto Paolo Fantappiè: "Noi pensiamo che sia opportuno rimettere al centro il tema dell’omicidio sul lavoro, ma anche una procura sul lavoro perchè se abbiamo una procura antimafia, perchè non averne una contro le stragi sul lavoro, che sono più di mille all’anno, quindi è più di tre al giorno? Su questo ci deve essere uno sforzo ed una riflessione, chi sbaglia, chi viola le leggi sul lavoro deve pagare in questo Paese ed abbiamo visto che purtroppo tante persone non pagano. Il Governo è un po’ tiepido ma non ne comprendiamo il motivo. E’ stato messo l’omicidio nautico e lì ci sono dei decessi ma non al livello dei morti sul lavoro che l’anno scorso sono stati 1043, tantissimi. Non riusciamo a capire il motivo del perchè non si debba mettere questo tipo di omicidio. E’ fondamentale che su questo si faccia molto di più".

Toccante l'intervento di Emma Marrazzo: "Leggere che ci sono stati altri cinque morti, ieri a Palermo, è stato brutto, mi sono chiesta cosa stia succedendo, è una guerra. Mi sembra un film a puntate, una ogni giorno, però non si vede la fine. Io quella fine la vorrei vedere. Sono qui per dire basta, non se ne può più. Le cose devono cambiare. Come dice Pierpaolo Bombardieri, Zero Morti sul Lavoro, lo so che è impossibile, ma se ci proviamo magari diminuiranno".

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