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Parata ai Fori imperiali, la San Marco sfila per i due marò. Tutte le autorità in piedi

Come di consueto la giornata è iniziata con la deposizione da parte del presidente della Repubblica Napolitano di una corona di alloro all’Altare della patria in una gremita piazza Venezia. Subito dopo il passaggio delle Frecce tricolori, che sono tornate dopo due anni. Alle 10 la parata militare (Foto). Bagno di folla per Renzi, che si è spostato a piedi da Palazzo Chigi a piazza Venezia e poi ai Fori (Foto). Assente il Movimento 5 Stelle. A Herat le celebrazioni del contingente italiano in Afghanistan

(Foto AdnkronoS)
(Foto AdnkronoS)
02 giugno 2014 | 09.11
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Si è rinnovato anche oggi ai Fori Imperiali l’appuntamento con la tradizione della sfilata militare per celebrare la Festa della Repubblica. Come di consueto la giornata è iniziata con la deposizione da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano della corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto.

Ad accompagnare Napolitano, il ministro della Difesa Pinotti e il capo di Stato maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli. Sulle scale del Vittoriano erano presenti anche il premier Matteo Renzi, i presidenti di Senato e Camera Grasso e Boldrini, il sindaco di Roma Marino. Nella piazza era schierato un picchetto interforze e la banda dell’Esercito che ha intonato l’Inno di Mameli.

E quest’anno, in un’edizione caratterizzata dalla sobrietà nell’ottica del contenimento dei costi, per quella che viene comunemente definitiva la ‘parata’ le Frecce tricolori sono tornate a sorvolare il cielo di Roma.

Circa 3.500 sono i militari impegnati quest’anno per la sfilata militare, che rappresenta il momento più importante delle celebrazioni del 2 giugno, che ha avuto inizio alle 10. Con il capo dello Stato, in tribuna d’onore per la prima volta il presidente del Consiglio Matteo Renzi, assieme ai presidenti dei due rami del Parlamento Grasso e Boldrini, il ministro della Difesa Pinotti e il presidente della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri.

Alla parata il gruppo dei Fucilieri di Marina del battaglione San Marco ha sfilato anche nel nome dei due marò italiani ancora in Stato di fermo in India, in attesa del processo che li vede sotto accusa per la morte di alcuni pescatori indiani, nell’ambito della missione internazionale antipirateria. Lo speaker ha citato espressamente i nomi di Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, proprio mentre lo schieramento - cui appartengono i due marò - ha sfilato davanti alla tribuna d’onore.

Renzi, come già il 25 aprile, è arrivato a piazza Venezia a piedi da Palazzo Chigi: per lui strette di mano, selfie e saluti. Sempre a piedi ha attraversato via dei Fori imperiali. Prima però ha preso un caffè con Grasso in un bar nei pressi del Campidoglio. Insieme si sono recati al palco delle autorità per l’inizio della manifestazione. Lungo il tragitto dalla folla si sono levati applausi e incoraggiamenti al presidente del Consiglio. Tra “auguri”, “Viva l’Italia” e altre esortazioni anche romanesche come “datte da fa’”, qualcuno ha detto al premier: “Non mollare”. Lui ha risposto: “Teniamo duro”. E a un altro che gli gridava “Cambi l’Italia”, ha replicato: “Ci proviamo”. Decine le strette di mano con la gente assiepata dietro le transenne e poi Renzi ha preso posto sul palco. Dopo il rientro a palazzo Chigi al termine della parata, diverse decine di persone si sono radunate in piazza Colonna urlando il nome del premier: ‘Matteo, Matteo!’. A sorpresa, il presidente del Consiglio si è affacciato, in maniche di camicie, da una finestra del secondo piano della sede della presidenza del Consilio e ha salutato la folla.

Sul palco delle autorità in via dei Fori Imperiali sedevano le massime autorità dello Stato, oltre ai rappresentanti delle forze politiche. Non si sono visti esponenti del Movimento Cinque Stelle, che del resto non avevano partecipato l’anno scorso in quanto contrari alle manifestazioni di carattere militare. Era invece presente la Lega. “Ogni anno mandiamo una nostra delegazione della ‘Repubblica padana’...’’, dice semiserio il senatore della Lega, Sergio Divina, presente ai Fori imperiali per celebrazioni. Con lui, a rappresentare il partito del Carroccio, anche il deputato Marco Marcolin. “Perché se noi mancassimo, si darebbe adito alle letture più fantasiose’’, taglia corto Divina.

“Al termine della tradizionale parata militare, cui anche quest’anno hanno partecipato con sentito entusiasmo migliaia di cittadini, desidero esprimerle il più vivo compiacimento per la perfetta organizzazione della manifestazione e l’impeccabile sfilamento dei reparti militari e delle rappresentanze civili’’. Così Napolitano, una volta rientrato al Quirinale, in un messaggio inviato al ministro della Difesa per complimentarsi dell’organizzazione della parata ai Fori.

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