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La polemica

Ecco come funziona l'sms solidale

Amatrice distrutta dal terremoto (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Amatrice distrutta dal terremoto (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
25 settembre 2017 | 12.04
LETTURA: 5 minuti

E' polemica sui fondi raccolti grazie agli sms di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto del 2016 in Centro Italia. Una valanga di soldi, donati tramite il numero 45500, che non sarebbero mai arrivati ad Amatrice secondo la denuncia del sindaco Sergio Pirozzi. La Protezione civile ha subito chiarito, rimandando all'elenco degli interventi approvati, che "nessun euro donato dagli italiani è sparito". Mentre, in merito alla destinazione dei fondi, l'Ufficio speciale ricostruzione Lazio ha precisato che "tutte le scelte di ripartizione delle opere sono state assunte con il consenso del Comitato dei Sindaci ". Ma come funziona l'sms solidale?

COME FUNZIONA - Le donazioni di 2 euro raccolte dagli operatori telefonici attraverso il numero solidale 45500, che viene attivato a seguito di eventi calamitosi, vengono versate, senza alcun ricarico, su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le somme donate attraverso la telefonia fissa vengono versate solo una volta che la relativa bolletta viene saldata. Per quanto riguarda le schede prepagate, le somme possono essere di importo inferiore a 2 euro nel caso in cui il credito risulti insufficiente.

CHI CONTROLLA - Una volta chiusa la campagna di raccolta fondi si procede all'istituzione di un Comitato dei Garanti, composto da persone di riconosciuta e indiscussa moralità e indipendenza, nominati con un decreto del Capo Dipartimento d'intesa con i Presidente delle Regioni coinvolte. Il Comitato, si legge sul sito della Protezione Civile, ha il compito di valutare le proposte delle Regioni per l'utilizzo dei fondi e di garantire la trasparenza nella gestione delle risorse autorizzando il trasferimento delle stesse alle Regioni sulla base della realizzazione dei progetti.

CHI DECIDE COSA FARE DEI SOLDI - Sono i territori, spiega la Protezione Civile, a valutare, di concerto con le Regioni e con il Commissario straordinario per la ricostruzione, a indicare su quali progetti far confluire i fondi, sulla base delle esigenze valutate nell’ambito del piano complessivo di ricostruzione. Ai Garanti, che svolgono l'incarico a titolo gratuito, spetta il compito di valutare le iniziative da finanziare e garantire la gestione trasparente delle risorse raccolte, nel rispetto dei principi di efficacia ed economicità.

SI PAGANO LE TASSE? - I fondi raccolti via sms vengono devoluti interamente a interventi a favore delle popolazioni colpite. Il servizio non ha costi extra e non prevede il pagamento dell'Iva. La risoluzione 124 dell'Agenzia delle Entrate 12/08/2005 ha stabilito infatti che le somme versate - sia che la donazione venga addebitata nella bolletta telefonica sia che l'utente impieghi una scheda prepagata, attraverso l'invio degli sms - in quanto erogazioni liberali effettuate dagli utenti direttamente in favore dell'iniziativa di solidarietà, non devono essere assoggettate a Iva.

LE COMPAGNIE TELEFONICHE CI GUADAGNANO? - Le compagnie telefoniche aderiscono all'iniziativa senza fini di lucro. L'attivazione del numero 45500 è stata possibile in base a quanto stabilito nel protocollo d'intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e le aziende della telefonia e della comunicazione. Gli operatori che hanno aderito sono Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, Coopvoce, Infostrada, Fastweb, Tiscali, Twt, Cloud Italia e Uno Communication.

I SOLDI RACCOLTI - Attraverso il numero 45500, attivato in seguito al terremoto in Centro Italia del 24 agosto 2016 e alle successive scosse di fine ottobre e di metà gennaio, in tre diversi periodi (dal 24 agosto al 9 ottobre, dal 30 ottobre al 30 novembre e poi di nuovo dal 31 dicembre al 14 febbraio), sono stati donati, si legge sul sito della Protezione Civile, complessivamente 22,9 milioni di euro . A questi, si aggiungono 9,2 milioni di euro versati direttamente sul conto corrente bancario aperto dal Dipartimento della Protezione Civile per raccogliere donazioni in favore delle popolazioni colpite. Il totale delle risorse raccolte tramite donazioni ammonta quindi a 32,1 milioni di euro che vanno a confluire nella contabilità speciale del Commissario straordinario per la ricostruzione.

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