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E' morto il boss Bernardo Provenzano

Bernardo Provenzano nel giorno dell'arresto (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Bernardo Provenzano nel giorno dell'arresto (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
13 luglio 2016 | 12.07
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Bernardo Provenzano è deceduto nell'ospedale San Paolo di Milano dove era stato ricoverato il 9 aprile 2014, proveniente dal centro clinico degli istituti penitenziari di Parma. Ne dà notizia il Dap.

"Ho saputo solo pochi minuti fa della morte di Bernardo Provenzano da un sms del figlio Angelo". Così all'Adnkronos l'avvocato Rosalba Digregorio, legale del boss mafioso. "Per me Provenzano è morto quando è caduto anni fa - dice l'avvocato Digregorio - Da allora è in stato vegetativo".

I familiari di Bernardo Provenzano due giorni fa hanno fatto una istanza al Dap per potere incontrare nuovamente il loro congiunto, ma fino a ieri non avevano avuto alcuna risposta", continua l'avvocato. "So che il Dap era in attesa dei pareri delle procure competenti, cioè Palermo, Caltanissetta e Firenze - spiega l'avvocato - ma fino a ieri non avevano ottenuto alcuna risposta e nel frattempo il mio cliente è morto". La moglie del boss, Saveria Palazzolo, e i figli, Angelo e Paolo, hanno incontrato Bernardo Provenzano lo scorso 10 luglio, quando già le sue condizioni si erano aggravate. Ma ne avevano chiesto un altro, proprio per le sue condizioni nettamente peggiorate. Lo stesso legale, nei giorni scorsi, come spiega, ha avanzato una richiesta di differimento pena per Provenzano. "Ma non è mai arrivata la risposta...", dice oggi.

"Bernardo Provenzano, per me, non è morto oggi ma quattro anni fa quando era caduto in carcere. In realtà da quel momento, il 41 bis è stato applicato alla moglie e ai figli, dal momento non era più in grado di intendere e volere, e neppure di parlare". Provenzano era caduto alla fine del 2012 mentre era nel carcere di Parma, in circostanze misteriose. Soccorso dal personale della polizia penitenziaria era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Parma. Non è escluso che il magistrato disponga l'autopsia sul suo cadavere.

E' di appena tre mesi fa l'ultima proroga al carcere duro per il boss mafioso. Lo aveva deciso il ministro della Giustizia Andrea Orlando che aveva firmato il rinnovo del carcere duro per il capomafia, a dieci anni esatti dal suo arresto, avvenuto l'11 aprile del 2006, in una masseria del corleonese. Secondo il Guardasigilli "non è venuta meno la capacità di Provenzano di mantenere contatti con esponenti tuttora liberi dell'organizzazione criminale di appartenenza, anche in ragione della sua particolare concreta pericolosità". Anche se in tre diversi processi la sua posizione è stata stralciata e la sua posizione da imputato è stata sospesa proprio per le sue gravi condizioni di salute. Tra questi c'è il processo sulla trattativa tra Stato e mafia.

I FUNERALI - "Vieterò i funerali pubblici per Bernardo Provenzano". Lo ha annunciato il Questore di Palermo, Guido Longo, subito dopo avere appreso della morte del boss. Longo, che si trovava a Palazzo delle Aquile per assistere alla messa per Santa Rosalia, alla presenza di autorità civili e militari. Di più non ha voluto aggiungere il Questore: "Di solito non commento la morte di qualcuno".

CORLEONE - "Per Corleone la morte di Bernardo Provenzano è una liberazione". Lo ha detto all'Adnkronos il sindaco di Corleone (Palermo) Leoluchina Savona, commentando la morte del capomafia. Il sindaco ha appreso della morte del boss in Portogallo, dove si trova per il Cammino di Santiago de Compostela, insieme con il parroco e altri religiosi. "Per la nostra comunità - dice - la sua morte è come la liberazione da un cancro, da una malapianta che affliggeva i cittadini".

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