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Dog sitter, 3.500 solo a Roma. "Istituire un albo", la proposta nel Lazio

Dog sitter, 3.500 solo a Roma.
18 febbraio 2022 | 19.41
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In Italia sono 14.209.365 gli animali entrati nelle nostre case, perlomeno quelli registrati all'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute. I cani, ad oggi, risultano essere 13.241.120. Nel Lazio gli iscritti all'anagrafe canina sono 1.116.995 esemplari, ed è tra le regioni che ne conta di più. Sono cifre che fotografano l'accoglienza degli amici a quattro zampe nelle famiglie italiane. Numeri in crescita, secondo recenti indagini, in proporzione all'aumento di sensibilità verso l'universo pet. Di conseguenza, si moltiplicano su tutto il territorio italiano anche le richieste di servizi da parte di pet sitter: sta, infatti, prendendo sempre più piede l'attività di professionisti che si occupano della cura dei cani di famiglia. "Negli ultimi anni ha conosciuto un notevole sviluppo la figura dell'operatore di attività di addestramento, ludico-educative e custodia degli animali da affezione, tanto che secondo le stime di alcune associazioni attive nel settore della difesa degli animali si calcola la presenza di circa 54.000 operatori, meglio noti come dog sitter. Solo nel Comune di Roma se ne contano circa 3.500", commenta all'Adnkronos la consigliera regionale della Lega Laura Corrotti, vicepresidente della Commissione Bilancio in Regione Lazio, che ha lanciato una proposta di legge per l'istituzione dell’elenco regionale dei dog sitter.

"La professione di dog sitter pur essendo riconosciuta come forma di lavoro, essendo presente nei codici Ateco, non ha ancora una tutela giuridica che possa salvaguardare, sia la tutela del benessere degli animali che i proprietari ed i veterinari. La presente proposta di legge intende istituire un elenco regionale dei dog sitter in modo da fornire ai proprietari i nominativi di operatori formati professionalmente", spiega Corrotti.

"Istituendo un elenco regionale dei dog sitter, si valorizzano non solo le competenze dei soggetti che svolgono attività di assistenza degli animali da affezione ma, al contempo, si garantisce la tutela ed il benessere degli animali attraverso un possesso responsabile", aggiunge Corrotti. L'elenco è teso a definire chi può iscriversi, le modalità di gestione, gli aggiornamenti e un apposito regolamento. "La proposta presentata in Consiglio regionale è una legge che mi auguro riceva pareri positivi trasversali, sono convinta che questa legge possa davvero essere una possibilità per tutta la Regione Lazio per diventare uno dei precursori in quello che può essere definito, sotto ogni aspetto, un innovamento in questo campo che viene atteso da tempo"

Dal canto suo, il collega Marco Cacciatore giudica "con favore la formazione per i dog sitter, che potrebbe avvenire tramite l'aiuto della Regione e la Asl veterinaria". In realtà, poi precisa il consigliere regionale di Europa Verde, "nel nostro ordinamento è già previsto un patentino formativo, che da solo potrebbe bastare”. Secondo Cacciatore, innanzitutto "bisognerebbe avere una copertura assicurativa per il conduttore dell'animale che copra l’aspetto civile e quello penale. E poi sarebbe molto importante che il patentino per i possessori degli animali da affezione potesse avere un codice a barre istantaneamente scansionabile che mostra tutte le informazioni. Questo permetterebbe di mettere in campo strumenti di prevenzione reale su diversi punti, dal maltrattamento al randagismo fino alla tracciabilità”.

Cacciatore, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, strettamente collegate al benessere degli animali, è, a sua volta, promotore di un'altra proposta (depositata a novembre scorso) che vuole introdurre il concetto di ecologia nello Statuto della Regione Lazio. "Gli animali sono parte fondamentale del nostro ecosistema - spiega -, non solo quelli da affezione naturalmente, ma anche la fauna selvatica che è sempre più inserita all’interno dei contesti urbani (purtroppo molto spesso lì a rischio). Nel quadro del rispetto per l’ambiente e la biodiversità - da poco inserito nella nostra Costituzione all'art. 9 e spero presto nello Statuto regionale - l’attenzione verso i diritti animali e il loro benessere è un elemento fondamentale. La coniugazione di giustizia ambientale e giustizia sociale passa anche attraverso il benessere dei nostri amici non umani”.

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