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Diritti umani, il 1° febbraio Municipi illuminati per dire “Stop alle bombe sui civili”

Iniziativa di Anci e Anvcg per la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo

Diritti umani, il 1° febbraio Municipi illuminati per dire “Stop alle bombe sui civili”
17 gennaio 2023 | 19.08
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Il 1° febbraio, in occasione della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, istituita all’unanimità dal Parlamento con la legge 25 gennaio 2017 n. 9, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) invitano tutti i Comuni italiani a illuminare di blu i propri edifici e ad esporre lo striscione “Stop alle bombe sui civili”. I Comuni sono invitati ad esporre lo striscione e a illuminare con luce blu per almeno tre ore, dalle 18:00 alle 21:00, la facciata del Municipio o di un altro edificio rappresentativo.

“Un’iniziativa per ricordare il sacrificio della popolazione nel corso delle Guerre mondiali e per sensibilizzare la collettività sull’impatto dei conflitti successivi e di quelli attuali sui civili in tutto il mondo”, scrivono il Presidente Anci Antonio Decaro e il Presidente Anvcg Michele Vigne in una nota trasmessa a tutti i Comuni.

Quest’anno la Giornata è particolarmente densa di significati, in quanto coincide da un lato con l’80° anniversario dell’inizio della Guerra di Liberazione che per la popolazione italiana, colpita da massicci bombardamenti, è stato uno dei periodi più cruenti del secondo conflitto mondiale. Dall’altro avviene mentre nel mondo sono attualmente in corso 34 conflitti, di cui uno nel continente europeo: la guerra tra Russia e Ucraina che sta coinvolgendo drammaticamente la popolazione civile.

Lo slogan scelto richiama una delle principali campagne dell’ANVCG sulle drammatiche conseguenze sui civili di guerre e conflitti armati, culminata con l’adesione da parte dell’Italia, lo scorso 18 novembre a Dublino, alla Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate.

Un risultato - frutto di un lungo percorso diplomatico internazionale - che ha visto l’impegno di molte organizzazioni della società civile di tutto il mondo, coordinate in Italia dall’ANVCG (ne fanno parte anche Rete Italiana Pace Disarmo e Campagna Italiana contro le mine), ed il sostegno dei molti Comuni Italiani che lo scorso anno hanno risposto all’appello lanciato da ANVCG e ANCI dall’Assemblea Nazionale ANCI di Parma, adottando delibere di Giunta dirette a esortare il Governo a sottoscrivere la dichiarazione.

Conclusa questa prima fase, la sfida per i prossimi mesi sarà promuovere l’universalizzazione della dichiarazione, chiedendo al Governo, attraverso l’adozione di nuove delibere consiliari e l’adesione di un numero crescente di Comuni alla Giornata, di adoperarsi nei consessi internazionali affinché la Dichiarazione venga sottoscritta da un numero sempre maggiore di Stati, fino a coinvolgerli tutti” scrivono ANCI e ANVCG.

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