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Covid Veneto, Zaia: "Ecco il nostro Piano Sanità Pubblica"

"Segue il sistema del semaforo, che è in cinque fasi, prevede l'attivazione di 1000 posti di terapia intensiva"

(Fotogramma)
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20 ottobre 2020 | 14.30
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"Ho voluto con forza questo nuovo Piano di Sanità Pubblica in Veneto per riportare la realtà alla logica dei numeri". Così il presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato il via al nuovo piano di sanità "firmato questa mattina e già approvato dal Cts". "Un piano che segue il sistema del semaforo, che è in cinque fasi: si parte dal colore verde in cui vi sono da zero a cinquanta posti di terapia intensiva occupati. Ed oggi in Veneto siamo invece nella seconda fase quella 'azzurra' con 61 pazienti ricoverati in terapia intensiva, e che va da 51 a 150 posti in terapia intensiva occupati. La terza fase è quella gialla che va da 151 a 250 posti di terapia intensiva, la quarta fase arancione da 251 a 400 e la quinta rosso da 400 posti in su".

"Ogni fase ha delle misure conseguenti - ha spiegato Zaia - ad esempio fino a 50 posti di terapia intensiva utilizzati negli ospedali non vi è alcuna conseguenza per l'attività ordinaria, nella fase gialla da 151 posti in su di terapia intensiva occupati si attivano i Covid hospital come ad esempio ospedale di Schiavonia. Infine, nella quinta fase 'rosso' con più di 400 posti di terapia intensiva si sospende l'attività ordinaria nei Covid hospital".

"Il Piano di Sanità Pubblica prevede l'attivazione di 1000 posti di terapia intensiva in Veneto - ha detto il governatore - A marzo potevamo contare su 494 posti di terapia intensiva e nel giro di pochi giorni eravamo riusciti a salire a ben 825 posti di terapia intensiva, e siamo sempre riusciti a garantire anche nel momento più critico i trapianti in regione". "Noi vogliamo e dobbiamo garantire l'attività anche ordinaria negli ospedali, essendo sempre pronti" ha sottolineato Zaia.

"Infatti non possiamo riempire gli ospedali con pazienti Covid - ha spiegato - per noi l'emergenza Covid è l'impossibilità di curare i cittadini con altre patologie".

"Noi non siamo catastrofisti o con una visione celestiale della situazione, tanto meno siamo 'Alice nel paese delle meraviglie', per questo per governare questo momento storico l'unica soluzione è essere sempre pronti di fronte all'evoluzione dell'epidemia Covid. Ed è per questo che ho voluto con forza questo nuovo Piano di Sanità Pubblica" ha detto il presidente del Veneto. "Spero che questo sistema 'a fasi' porti tutti a delle riflessioni: non possiamo arrivare al collasso del sistema ospedaliero in Veneto riempiendolo di pazienti Covid e per questo i cittadini ci devono dare una mano evitando assembramenti e usando sempre la mascherina" ha ribadito.

In ogni caso, ha osservato, rispetto ad altre regioni "in Veneto la situazione oggi è migliore perché abbiamo il vantaggio di non essere un'area metropolitana. Tutte le aree metropolitane oggi sono in difficoltà perché lì c'è più rischio di assembramento che da noi".

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