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Covid, Rocca (Cri): "Sempre più famiglie chiedono supporto tra pacchi alimentari e buoni spesa"

Il presidente della Croce Rossa all'Adnkronos: "Minor rischio diffusione virus con sbarchi che da frontiere tradizionali"

credits: Croce Rossa Italiana
credits: Croce Rossa Italiana
22 dicembre 2021 | 11.48
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"Il Covid ha amplificato il dato della povertà, è aumentato il numero delle persone assistite, ed è impressionante che ci siano sempre più famiglie, molto spesso quelle monoreddito, che si trovano a chiedere aiuto alle nostre strutture, un supporto, non riuscendo ad arrivare a fine mese. Sono stati oltre 165mila i pacchi alimentari consegnati, oltre 35mila i servizi di pronto farmaco e 26mila quelli di pronto spesa, sono stati consegnati quasi 14mila buoni spesa per un valore totale di 1,9 milioni di euro, buoni spesa che stiamo cercando di aumentare, essendo una forma di aiuto più dignitosa rispetto al pacco con le solite cose e che garantisce maggiore circolarità dell'economia a livello locale". Lo dice all'Adnkronos il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, che tira le somme di un anno di pandemia, l'anno iniziato con il vaccino tanto atteso, proseguito con le contestazioni in piazza e prossimo a concludersi tra terza dose e nuove varianti.

Enormi i numeri di una macchina organizzativa che, sebbene al lavoro in un contesto meno grave di quello dell'anno precedente, non ha mai rallentato. "Quasi un milione di giorni di volontariato (950.491) svolti in un anno, 85.054 chiamate prese in carico dalla centrale di risposta nazionale, di cui 51.869 richieste di informazioni. Oltre 10mila (10.363) servizi di pronto soccorso psicologico per la popolazione e quasi 700 (due al giorno) post, tweet e video relativi al Covid pubblicati sul sito web o sui principali social. E ancora - ricorda Rocca - 418.210 servizi di ambulanza, 174.276 dei quali svolti in emergenza-urgenza".

Oltre 1 milione e centomila le vaccinazioni effettuate dagli operatori della Croce Rossa nei centri vaccinali di Porta di Roma, Tor Vergata, Fiumicino, Roma Termini, Frosinone e Latina; 521.858 i tamponi (molecolari e antigenici) effettuati in drive-in adibiti a screening sanitario, nelle stazioni delle principali città italiani e all'Ostello di via Marsala per persone senza dimora. "Un impegno massiccio, quello messo in campo dai nostri 150mila volontari - spiega Rocca - pagato con la vita da 27 nostri operatori all'inizio della pandemia e che vede oggi, grazie alla massiccia immunizzazione, solo qualche caso di positività senza gravi conseguenze. Come Cri abbiamo applicato il super green pass per tutte sedi, non un trattamento punitivo ma lo stesso principio valido per la Pubblica Amministrazione: chi non si vaccina viene messo in riserva".

E proprio ai no vax è rivolta la considerazione che il presidente della Cri fa all'Adnkronos: “Quando si è iniziato a parlare di vaccini si è parlato del livello di copertura che non è mai del 100% - dice Rocca - Da sempre sappiamo che chi è vaccinato poteva comunque essere positivo ma con molte meno possibilità di diventare un caso grave o addirittura di morire. Proprio per questo è importante vaccinarsi e seguire i consigli della comunità scientifica e non degli sciamani. Mi sorprende che si stia perdendo tanto tempo a discutere se da vaccinato ci si possa ammalare: la risposta è sì, ma in maniera decisamente infinitesimale rispetto a chi è esposto senza la copertura vaccinale”.

"MINOR RISCHIO DIFFUSIONE VIRUS CON SBARCHI CHE DA FRONTIERE TRADIZIONALI" - "Le persone che arrivano sulle coste italiane dalla rotta del Mediterraneo sono sottoposte a controlli sanitari elevati, tra tampone e isolamento in nave quarantena. Vero è che paradossalmente c’è meno rischio che il virus arrivi dai migranti che non dalle frontiere tradizionali aperte", dice ancora all'Adnkronos Francesco Rocca, rispondendo ai timori relativi a una maggiore diffusione del contagio del virus dovuta alla continua attività degli sbarchi.

"La Croce Rossa effettua tamponi a quanti sbarcano sulle coste - spiega Rocca - C'è uno screening importante. A livello mondiale la Croce Rossa e Mezzaluna rossa hanno dimostrato una capacità di sostegno soprattutto in quei paesi più fragili dove vi è un welfare meno sostenuto dai governi ed è possibile fare la differenza in termine di bisogni, dai test alle vaccinazioni a assistenza sociale".

(di Silvia Mancinelli)

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