L'analisi di 12 studi e l'appello degli autori per "vaccinazioni mirate: sforzi globali devono evitare il virus nelle mamme in attesa"
Infettarsi di Covid-19 in qualsiasi momento della gravidanza aumenta il rischio di morte o di gravi malattie nella madre e moltiplica i pericoli per il nascituro. Per una donna incinta contagiata da Sars-CoV-2, in particolare, la probabilità di decesso è 8 volte maggiore rispetto a quello che corre una futura mamma della stessa età senza Covid. Lo rileva un'analisi di 12 studi internazionali, coordinata da Emily R. Smith della George Washington University - Milken Institute School of Public Health e pubblicata sulla rivista open access 'Bmj Global Health'.
Per ottenere dati prospettici di alta qualità i ricercatori hanno costituito un consorzio internazionale nell'aprile 2020, applicando un approccio analitico uniforme. Nonostante i limiti dell'indagine, "i risultati rafforzano la necessità di sforzi globali per ridurre al minimo il rischio di infezione Sars-CoV-2 durante la gravidanza attraverso campagne di vaccinazione mirate e altre misure protettive", è l'appello degli autori che evidenziano come finora "le linee guida globali sono state equivoche sui potenziali pericoli di un'infezione Covid in gravidanza e sui benefici e la sicurezza della vaccinazione", tanto che "oggi più di 80 Paesi non raccomandano il vaccino a tutte le donne in gravidanza e in allattamento".
Gli studi esaminati nella metanalisi hanno coinvolto oltre 13mila donne in attesa tra Ghana, Cina-Hong Kong, Italia, Kenya, Nigeria, Sudafrica, Spagna, Svezia, Repubblica Democratica del Congo, Turchia, Uganda e Stati Uniti. Oltre ad avere un rischio di morte 8 volte superiore rispetto alle coetanee non contagiate, le mamme in gravidanza infettate dal coronavirus pandemico - emerge dal lavoro finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation - corrono un pericolo quasi 4 volte maggiore di richiedere una terapia intensiva, e hanno una probabilità 15 volte più alta di necessitare di ventilazione meccanica e oltre 5 volte superiore di avere bisogno di una qualunque cura intensiva; il rischio di polmonite cresce di 23 volte e quello di trombosi grave di 5 volte. Quanto ai bebè, i nati da donne con infezione Covid hanno una probabilità quasi doppia di dover essere ricoverati in terapia intensiva neonatale e quasi tripla di nascere moderatamente prematuri (prima delle 34 settimane di gestazione), nonché un rischio del 19% maggiore di essere sottopeso alla nascita rispetto ai figli di madri non contagiate.