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Coronavirus, chiude a Roma San Luigi dei Francesi

“Per misura precauzionale” dopo che un prete di 43 anni della diocesi di Parigi al suo ritorno dall’Italia è stato ricoverato in ospedale perché è risultato positivo. In Italia salito a 34 il bilancio dei morti

(Fotogramma)
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01 marzo 2020 | 13.58
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Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma chiusa da oggi e fino a nuovo ordine “per misura precauzionale” dopo che un prete di 43 anni al suo ritorno dall’Italia è stato ricoverato in ospedale a Parigi perché è risultato positivo al contagio di Coronavirus Covid-19. Lo sottolinea il 'Sir', l'agenzia dei vescovi, sottolineando che si tratta della "prima chiesa 'romana' a chiudere per il coronavirus". I sacerdoti residenti presso la chiesa sono stati messi in isolamento a titolo precauzionale. Lo rende noto l'ambasciata francese presso la Santa Sede.

Sul sito della Chiesa “Saint-Louis-Des-Français” si spiega che la chiusura è stata decisa dalla “cellula di guardia” dell’ambasciata di Roma. È poi, riferisce l'agenzia 'Sir', un comunicato diffuso dall’arcidiocesi di Parigi e dall’arcivescovo Michel Aupetit a spiegare esattamente cosa è successo: “Un prete della diocesi di Parigi, tornato a metà febbraio dall’Italia dove precedentemente risiedeva, è risultato positivo al Coronavirus Covid-19 questo venerdì 28 febbraio. È stato ricoverato in ospedale dalla scorsa notte e il suo stato di salute è rassicurante”.

Il sacerdote era ritornato in Francia con la macchina, attraversando il Nord Italia. "Ha soggiornato in pensione per alcuni giorni e ha celebrato solo due messe nella sua parrocchia parigina. Tanto è bastato però per chiudere la Chiesa romana da dove proveniva il sacerdote e la parrocchia parigina, Notre-Dame de la Croix, dove è arrivato", sottolinea l'agenzia 'Sir'.

Il sacerdote, secondo una comunicazione della chiesa parigina riportata dal 'Sir', "'ha il coronavirus. Sta bene, ma è ricoverato in ospedale per precauzione e rimarrà in isolamento per 10 giorni'. Gli altri sacerdoti della parrocchia non hanno sintomi ma rimarranno anche loro e, sempre per precauzione, in isolamento per alcuni giorni".

Nel comunicato dell’arcidiocesi di Parigi, l’arcivescovo mons. Michel Aupetit ha deciso di aggiornare le linee precauzionali per “contribuire alla lotta contro questa epidemia e seguire le ultime raccomandazioni inviate ieri sera dal Ministro della solidarietà e della salute”. "Nel comunicato - ricorda il 'Sir' - si chiede a tutti i sacerdoti delle parrocchie di Parigi di osservare una serie di misure durante le messe e nella loro chiesa: offrire la comunione solo nelle mani e rifiutarsi di darla in bocca; non offrire il calice del vino consacrato ai fedeli; chiedere ai fedeli di non scambiarsi strette di mano in segno di pace durante le messe e svuotare le acquasantiere presenti nella chiesa".

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