Il leader della Lega insiste per togliere la misura che ad oggi scatta dalle 22. Meloni sulla stessa linea: "La limitazione delle libertà non è più tollerata e tollerabile"
Sul coprifuoco e le riaperture dei ristoranti anche al chiuso Matteo Salvini va in pressing. Il leader della Lega chiede un ulteriore passo al premier Mario Draghi, dopo l'annuncio sulle riaperture nel paese a partire dal 26 aprile. "Riapertura bar, ristoranti, attività sportive, economiche e culturali all’aperto entro aprile. Fatto. Prossimi obiettivi: anticipare riaperture al chiuso e cancellare il coprifuoco delle 22. Avanti, non si molla", ha scritto il leader della Lega sui suoi canali social. Salvini è tornato sull'argomento anche dopo il rinvio a giudizio nel caso Open Arms. "Proviamo ad andare a eliminare il coprifuoco, ora mi occupo di cancellare il coprifuoco", ha ribadito lasciando l'aula bunker di Palermo.
Quella di Salvini non è l'unica voce del centrodestra che chiede di cancellare la regola che impone di stare in casa dalle 22 alle 5. "Misure come il coprifuoco, misure sulla limitazione della libertà personale degli individui in una nazione libera e democratica non sono concesse al governo, non è nelle prerogative del governo stabilire se e quando puoi uscire di casa", ha rimarcato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. "Noi -ha aggiunto- lo abbiamo tollerato perché c'era l'emergenza, c'era la pandemia, perché siamo stati responsabili, perché siamo stati un popolo serio, ma dopo oltre un anno non è più consentito chiudere la gente dentro casa, oltre tutto se non ci sono delle ragioni per farlo, perché il coprifuoco con il Covid non c'entra niente".
"Sono prove generali per educarti a fare quello che il governo pensa tu possa e debba fare -ha affermato Meloni-, ma la limitazione delle libertà fondamentali in una nazione come la nostra dopo un anno e mezzo non è più tollerata e tollerabile. Quindi basta coprifuoco. Per un fatto di principio, perché è un precedente gravissimo e perché ovviamente è pure una presa in giro che puoi andare a cena ma alle 10 devi stare a casa".
Più sfumata sulla questione del coprifuoco è la posizione degli esponenti di Forza Italia, a cominciare da quella di Maria Stella Gelmini. La ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, pur avendo spinto per le riaperture del 26 aprile, sul coprifuoco sembra sposare la linea della prudenza di Draghi. Il timore è che, cancellando il limite alle uscite serali, l'andamento dei contagi possa tornare a peggiorare.
Anche secondo Gelmini, in ogni caso, le riaperture del 26 aprile sono un primo passo verso il lento ma graduale ritorno alla normalità: ''Il governo si è assunto la responsabilità vista la riduzione del numero dei contagi e l'aumento delle vaccinazione di procedere a progressiva e graduale riapertura delle attività economiche all'aperto a partire dal 26 aprile e quindi complice la bella stagione sarà possibile progressivamente tornare al ristorante, al bar, a frequentare i luoghi dello sport, i teatri e le manifestazioni all'aperto'', ha rimarcato la ministra.
''Dobbiamo fare tesoro dei risultati che abbiamo guadagnato con tanti sacrifici, però io credo che ci aspetti un'estate da trascorrere in tranquillità, prenotando anche le vacanze, mi permetto di dire, rigorosamente in Italia per dare una mano alla nostra economia. E' chiaro che non è un liberi tutti, dobbiamo continuare a mettere in campo le misure precauzionali per evitare i contagi e i problemi che abbiamo vissuto in questo anno molto difficile'', ha sottolineato al Tg1.