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Coprifuoco e Rt, la proposta delle Regioni

Superare l'Rt, passare dal sistema a colori alle zone di rischio legato all'incidenza

(FOTOGRAMMA/IPA)
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12 maggio 2021 | 12.42
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Superare l'attuale parametro dell'Rt che incide sul sistema delle zone rosse, arancioni e gialle che determinano, a loro volta, misure e regole per spostamenti e attività permesse o meno con il Coronavirus. E' in questa direzione che va la proposta che le Regioni hanno fatto all'esecutivo: "Oggi abbiamo fatto al Governo la nostra proposta per la revisione degli indicatori decisionali - dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - e abbiamo offerto la massima disponibilità ad un’ulteriore interlocuzione con l’esecutivo. L’obiettivo è quello di avere parametri chiari, fortemente semplificati e in grado di generare automatismi per quel che riguarda gli scenari che coinvolgono le attività sociali ed economiche". Le regioni, a quanto pare, hanno chiesto di tenere in considerazione l’indice Rt ospedaliero e di abolire il sistema a colori per introdurre il sistema a zone di rischio legato all’incidenza: 50 casi per 100mila sarebbero indicatore di rischio basso, 150 casi per 100mila abitanti sarebbero rischio medio. Al di sopra della soglia, si passa al rischio alto

“A seguito della situazione pandemica contingente nel Paese è prioritario - prosegue Fedriga - superare l’attuale incidenza dell’Rt sintomatici come parametro guida per determinare lo scenario nei diversi territori, a vantaggio del tasso di incidenza e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica''.

''Il nostro auspicio è che si arrivi entro questa settimana ad una proposta condivisa Governo-Regioni che vada in questa direzione. Un’intesa che andrà comunque considerata come una proposta transitoria che tiene conto degli attuali meccanismi, ma che va collocata - conclude Fedriga - in un’ottica di superare definitivamente il sistema delle zone, se le condizioni di diffusione del virus lo permetteranno”.

ZAIA - "Siamo entrati in uno scenario nuovo: abbiamo le vaccinazioni, l’eventuale contagiato è una spia rispetto ad una parte della popolazione. Abbiamo chiesto di usare buon senso, abbiamo proposto di avere una dotazione di screening di base per capire se in determinati luoghi c’è ancora la circolazione del virus", le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia. . "La proposta delle regioni è stata costruita dal gruppo di lavoro, siamo compatti e preoccupati: se non si fa nulla, senza un’emergenza possiamo saltare in zona arancione o rossa. Basta un focolaio ben censito, che è poca cosa, e l’indice Rt schizza. C’è disponibilità a ragionare” da parte del ministero della Salute. “Stiamo spingendo su temi come Rt sintomatico e coefficiente di riempimento degli ospedali. Troveremo una soluzione, nell’interesse dei cittadini", aggiunge.

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