Codacons e Moige contro i testi di rapper e trapper che "rischiano di incitare alla violenza di genere e di contribuire all'aumento dei tragici casi di femminicidio nel nostro Paese".
Mentre l'Italia è scossa dall'omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, il Codacons annuncia: "Abbiamo deciso di rivolgere un appello a tutte le radio italiane, a Youtube e alla Siae affinché boicottino i brani di rapper e trapper che contengono frasi violente o aggressive verso le donne – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ogni giorno le emittenti radiofoniche nazionali trasmettono brani di artisti molto in voga tra i giovani, infarciti di frasi con riferimenti espliciti contro le donne, in grado di alimentare odio e violenza e incentivare aggressioni e gesti estremi. Canzoni che vengono regolarmente registrate alla Siae e pubblicate anche su piattaforme internazionali come Youtube".
Per tale motivo "oltre a chiedere alle radio italiane e alla società Youtube di bloccare la diffusione di tali canzoni, ci rivolgiamo anche alla Siae affinché rifiuti la registrazione di brani contenenti frasi violente contro le donne, in modo da impedire a rapper e trapper di guadagnare grazie ai diritti d’autore", prosegue Rienzi.
Il Codacons riporta poi alcuni esempi di testi violenti contro le donne pubblicati da noti rapper italiani: "Guarda quella / come mastica la cicca. / Le fischio ogni volta / che passa di qui. / Vorrei prenderla da dietro / come in Assassin’s Creed' è di Emis Killa (Nei Guai) . "Ti do mezza busta se mi fai un mezzo busto, te la do tutta se ammazzi Barbara D'Urso" è invece di Fedez (Blasfemia); "Stupro la Moratti e mentre mi fa un bocchino le taglio la gola con il taglierino" è ancora di Fedez (B-Rex status domini), mentre 'Ste scene troppo hard / stupide senza charme. Serve una mazza e scalpello, / oppure il mio uccello, / per arrivare lì in fondo / per abbatterla. Da dietro come un cane / mentre lei mangia il suo food / la lascio stare solo / quando la sua pancia è full' di Gué Pequeno (Xxx, part 2 Hardcore)".
"Dinanzi ai numerosi casi di femminicidio segnaliamo numerosi testi dei cantanti rapper e trapper, che coinvolgendo un largo pubblico di minori, rischiano di incitare alla violenza di genere e di contribuire all'aumento dei tragici casi di femminicidio nel nostro Paese. Questi testi spesso denigrano le donne, presentandole come oggetti e proprietà degli uomini", dice in una nota Elisabetta Scala, Vice Presidente Moige.
"I genitori si trovano spesso soli di fronte a una sfida crescente nell'educare i propri figli quando tali messaggi misogini diventano parte integrante dell'humus culturale dei nostri ragazzi. I minori, essendo particolarmente suscettibili all'influenza dei media e della musica, possono assimilare e normalizzare idee e comportamenti dannosi nei confronti delle donne. - aggiunge Scala - Sottolineiamo l'importanza di azioni concrete per combattere il femminicidio. È fondamentale investire anche nella formazione dei genitori su queste tematiche. La formazione e l'educazione devono essere promosse attivamente sui media, nelle scuole, nelle famiglie e nelle comunità sociali, per creare un ambiente dove il rispetto e l’amicizia tra uomo e donna siano elemento quotidiano e naturale".